Soundtrack da ascoltare: “Dark Souls Theme: Gwyn, Lord of Cinder” – Motoi Sakuraba

Benvenuti non-morti prescelti, oggi vi daremo vita ad una mini-rubrica, che tratterà di una serie di opere che hanno completamente cambiato il mondo videoludico, dando il via a una serie di titoli ispirati a quest’ultime; stiamo parlando dei Souls. Iniziamo inquadrando il genere: un rpg in terza persona in un universo dark fantasy medievale… Ma questo è già riduttivo, e per approfondire il primo capitolo dobbiamo buttarci nel suo Abisso.

Ph. Credits: @darksoulsgame Instagram Official Page

Rifugio

“Nell’Era degli Antichi, il mondo era amorfo e immerso nella nebbia. V’erano solo rupi grigie, arcialberi e draghi di pietra. Poi venne il fuoco, e con il fuoco la diversità: caldo e freddo, vita e morte, e infine Luce e Tenebra.” -Filmato d’apertura di Dark Souls

Ascoltata una misteriosa narratrice , il giocatore, rinchiuso in una cella del Rifugio dei Non morti, viene risvegliato da un cadavere lanciato da un cavaliere ignoto, pronto ad aiutarlo. Sul corpo, infatti,  si trova una chiave che permette di uscire dalla prigione, e iniziare a prendere confidenza con i fondamentali. Proseguendo, il protagonista ha davanti, morente, il cavaliere che poco prima lo aveva salvato; prima di perire gli dona una fiaschetta, contenente un’etere curativo chiamato estus. Dopo un breve riposo ad un Falò si affronta il  “Demone del rifugio”, una creatura possente e feroce. Battuta la bestia si arriva su un promontorio, dove un corvo accompagnato dalla voce della narratrice, prenderà il giocatore per portarlo al “Santuario del Legame del Fuoco”.

“Però, le antiche leggende narrano, che un giorno, un non morto verrà prescelto, per lasciare il Rifugio dei non morti e compiere un pellegrinaggio nella terra degli antichi Lord, Lordran.”  -Filmato d’apertura di Dark Souls

Lordran 

La maggior parte dei titoli videoludici hanno la pecca di trascurare i luoghi iniziali dopo che si prosegue con la storia. 

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Questo, in Dark Souls non succede, ma infatti il mondo di gioco è completamente intrecciato con delle scorciatoie. Questa idea di Game Design permette al giocatore di vedere come cambiano determinati posti, già esplorati, e di fare un graduale “aaaaaAAAAAAAaa” quando si capisce che dal picco di una montagna a fine gioco, si può arrivare dove tutto è iniziato.

Popolo

Si okay tutto bello ma, chi abita questo mondo? Gli NPC sono dei personaggi programmati in modo da arricchire il GamePlay e rendere il tutto molto più realistico, come dice l’acronimo, “Non-Playable Character”, “Personaggi non Giocanti” in italiano.  Immaginate un mondo fatto solo di nemici che ti corrono dietro; sarebbe noioso come un gioco di sport riformulato da 24 anni. Per altro gli NPC di Dark Souls hanno dei dettagli, che sia nel carattere o nel vestiario, che li rendono unici e mai anonimi.

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Mazzate

Il modo in cui si gioca questo titolo ha dato luce ad altri mille titoli con la stessa idea alla base. Telecamera dietro il personaggio, vita e energia in alto a sinistra, oggetti e magie in basso a destra, e tanti nemici da combattere a spadate e magie. Con questa formula, il team di sviluppo ha creato una tipologia di gioco chiamata “Souls Like”, cioè tutta quella branca di giochi che si ispira, almeno come base, a Dark Souls.

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Stagnazione

Veniamo ora al cuore del gioco: la lore. Un termine differente dalla classica trama, e che rappresenta la storia del mondo. Fatta eccezione per i filmati iniziali, il giocatore può scegliere autonomamente se vivere l’esperienza come un “simulatore di mazzate” o come un esploratore, che si sofferma sui dettagli che il gioco gli lancia tramite il comportamento di un nemico, la descrizione di un oggetto trovato su un cadavere o le parole di un personaggio incontrato durante il viaggio. Il modo in cui Dark Souls – ed i suoi sequel – si racconta è proprio tramite Dark Souls stesso.

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“Un mondo ben costruito è capace di narrare una storia in silenzio.” -Hidetaka Miyazaki

Per comprendere a fondo il mondo in cui si sta vivendo, l’autore ha seminato in ogni bit un pezzetto di lore, a volte grande ed a volte piccolo, perché noi potessimo iniziare a ricreare i fatti che ci hanno portato in cammino. I già citati NPC sono personaggi veri, che si comportano in maniera terribilmente reale – altro che intelligenza artificiale -. Mercanti che, se ben pagati, ci rivelano trucchi per affrontare le creature più terribili, cavalieri che ci aiutano solo in certe condizioni e dialoghi, tonnellate di dialoghi che, come detto è possibile evitare, ma guai a farlo. 

Ph. Credits: @pakurtommo da Pinterest

Vita

Tirando le nostre conclusioni, è palese come un gioco del genere possa accogliere una fetta gigantesca di appassionati, e generare una passione nel ricercare e scoprirne i segreti che fa paura. Si è arrivati, a fine 2023, a cercare le traduzioni originali di tutti i testi del gioco direttamente dal giapponese – ovvero la lingua originale – per scremare tutti gli errori che i localizzatori hanno fatto durante la traduzione del gioco. Dark Souls è un gioco senza trama, ma ospita un mondo che respira quanto il nostro, e permette a chi lo affronta con la voglia di scoprirlo di immergersi nei suoi paesaggi, sentire l’umidità dell’erba, lo scricchiolio delle ossa degli scheletri e le catalizzazioni delle magie oltre lo schermo ed oltre il controller. Basta un “nuova partita”.

Scritto da: Riccardo Riccioli e Alessandro Vitrano