Ti sblocco un ricordo
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “I bambini fanno ooh…” – Povia
L’infanzia. Che periodo magnifico!
Vi ricordate di quando la spensieratezza e la felicità erano alla base di ogni nostra giornata? O di quando il nostro più grande problema era decidere cosa indossare sotto il grembiule?
Beh, quelli sì che erano bei tempi.
Ok, ok, forse sto diventando un po’ patetica, però è giusto ricordare quanto era bello essere bambini.
Ognuno di noi aveva le sue fissazioni, le sue abitudini e la sua buona quantità di danni combinati.
Ma ci andava bene così: del resto, queste caratteristiche ci rendevano unici.
Scommetto però, dei punti in comune ce li avevamo, una serie di cose che abbiamo fatto tutti durante la nostra infanzia.
E sono sicura che, ripensandoci, sorriderete e riassaggerete il gusto di quel periodo speciale della nostra vita.
Il pavimento: una sfida personale
Ci metterei la mano sul fuoco: anche voi almeno una volta avete provato a camminare sulle piastrelle del pavimento senza toccare col piede i suoi confini.
Era davvero divertente, solo che quando le mattonelle erano di dimensioni come quelle nella foto, la sfida diventava davvero impossibile.
Eppure noi, in punta dei piedi, dando il massimo, non ci scoraggiavamo nemmeno davanti ad un pavimento del genere.
Il soggiorno: un luogo pericoloso
C’è chi l’ha fatto e chi mente.
Siamo sinceri: tutti abbiamo finto che il nostro salotto fosse diventato un mare di lava con qualche piccolo spazio emerso.
E quanto ci siamo divertiti a saltare dal divano, alla poltrona, alla sedia, per poi tornare di nuovo sul divano, nel tentativo di non toccare il materiale incandescente!
Quella sì che era un’avventura!
La tazzina per diventare grandi
Ancora me lo ricordo quando salii per la prima volta su una sedia in cucina per prendere una tazzina dall’apposito scaffale.
La riempii d’acqua e corsi da mia mamma dicendole:
“Guarda, mamma, io bevo il caffè come i grandi!”.
Scommetto che anche voi vi siete sentiti molto maturi se avete vissuto un’esperienza del genere. È una sensazione di grande soddisfazione!
Forse un po’ di nostalgia di quegli anni così leggeri ve l’ho fatta venire, ma non temete: è adesso che quel caffè tanto desiderato lo cominceremo a bere davvero.
È adesso che viene il bello: crescere.
Scritto da: Benedetta – 2G