Talking School: Give life back to Iliade
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Give Life Back to Music” – Daft Punk
Mercoledì 9 febbraio le studentesse e gli studenti del 1C al liceo Kennedy hanno fatto le loro prime due ore scolastiche di Talking School.
Cos’è Talking School?
Prima di entrare nel dettaglio, però, un po’ di convenevoli.
Si tratta di un progetto nato quest’anno grazie a voicebookradio.com –si, la radio che sta a scuola– che ha deciso di mettere a disposizione, di classi prime e seconde, i suoi microfoni per fare la qualunque…
Che è sta cosa? Perché solo primi e secondi? Semplicemente perché sono spesso poco coinvolti nel sistema scolastico e considerato il loro ingresso al liceo in piena pandemia, hanno bisogno di sapere che: “la scuola non è solo mascherine”, come giustamente crede Carlotta Valitutti, ideatrice del progetto.
A questa iniziativa hanno aderito con entusiasmo molte\i professoresse\ri, tra cui Mariaelena Prinzi, docente di italiano della classe che oggi ha recitato l’Iliade negli studi di registrazione.
Nuovi strumenti per i prof…
“Ho deciso di prendere parte a quest’idea per mantenere una continuità con quello che ci eravamo detti in classe riguardo l’Iliade riscritta da Baricco”
Ci dice la professoressa, spiegando che il punto delle sue lezioni è la presa di coscienza sull’attualità del testo di Omero.
In fondo, la guerra esiste da sempre ed è per questo motivo che è stato chiesto ai ragazzi di leggere parti salienti dell’opera, incentrate sul tema bellico e non solo, insieme a due righe di riassunto autoprodotte. – che poi non si capiva se andassero dette prima o dopo il testo originale… Hanno tutti optato per dirla prima.-
Talking School è quindi uno strumento, offerto agli insegnanti, per integrare le ore di lezione in classe con un’attività nuova, formativa e curiosa.
Nuove esperienze per i ragazzi.
Adesso, la parte divertente: i ragazzi. Avranno accolto con lo stesso entusiasmo della prof. l’iniziativa?
Ricordo di aver sentito una ragazza – che poi ho scoperto chiamarsi Lucia – dire, appena entrata:
“Oddio, che imbarazzo, non ce la posso fare… Che ansia!”
Con questa frase credo di riassumere in breve l’atmosfera tra i ragazzi.
Sofia e Ludovica sono state le prime a registrare; hanno letto il proemio con i Daft Punk di sottofondo – so che sembra un accostamento improbabile, ma giuro funziona!- e il primo gruppo ha fatto, in pochi minuti, rapido e indolore. Da quel momento in poi, hanno iniziato a rilassarsi anche tutti gli altri. – o quasi. –
Luca, infatti, è entrato agitatissimo ma è uscito contentissimo.
“Mi metto molto sotto pressione per fare le cose fatte bene, ma poi è stata una figata.”
Neanche Lucia era riuscita a calmarsi ed una volta entrata, è scoppiata a ridere :
“scusate, ho queste risate di nervosismo io…”
A “peggiorare” la situazione c’era la sua amica Sara, che alla fine si è messa pure a piangere dalle risate…sono state bravissime.
Dalla visiva – cioè la finestra all’ingresso della radio che permette di vedere cosa succede in sala di registrazione dal salotto – vedevano i loro amici fare foto – per gli sticker, gli sticker sono importantissimi – e studiare la loro parte con il libro sulle gambe – anche se ad un certo punto si sono stancati e hanno lasciato tutti i libri al povero Giovanni…-
Tirando le somme
Insomma, nessuno, neanche i più disinteressati, è uscito dalla porta senza un bel sorriso sulle labbra,– avevano la mascherina si, ma si vedeva dagli occhi che erano contenti.- anche perché non avevano mai visto uno studio di registrazione:
“Mi piace l’argomento e poi mi interessava sapere come funziona una radio”
(Eleonora)
“E’ stata una figata”; “Dai scialla, è andata bene”; “Adesso sono tranquillo” sono le frasi che ho sentito di più.
“Un successo” ha detto infine la prof, perché forse si è resa conto di aver trovato un modo originale per dare nuova vita ai testi che i ragazzi studiano.
La giornata di oggi ha dimostrato come anche un testo, complicato agli occhi degli studenti, possa diventare un’esperienza nuova e suggestiva; un tentativo andrebbe decisamente fatto, vero prof?
SCRITTO DA: ALICE, 4D