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Popcorn del Week End: Mille finali per Evangelion

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “KOMM, SUSSER TOD” – Arianne

Neon Genesis Evangelion è un anime dei primi anni duemila, animato frame by frame in stile vecchia scuola. Comincia tranquillamente in un mondo post apocalittico dove gli umani devono fronteggiare le minacce di esseri alieni: gli Angeli. – Per la loro somiglianza con le rappresentazioni bibliche degli Angeli stessi -. Il nostro amato protagonista Shinji Ikari dovrà salire numerose volte a bordo di un robot colossale, che si comanda con la forza del pensiero, per sconfiggerli. E potrebbe tranquillamente terminare qui l’articolo, se non fosse per…

Lift Off

Nella cultura di massa, Evangelion – da qui in poi Eva – è conosciuto per i memeper il finale di cui nessuno ha capito nulla. Eppure io vi dimostrerò il perfetto contrario. Cominciamo dicendo che Eva ha una serie di 26 episodi, un film, ed altri quattro film recentissimi di cui parleremo dopo. Il finale della serie Neon Genesis Evangelion o NGE –  è una metafora, al secondo posto per difficoltà complessiva. Nel finale di NGE, Shinji Ikari riesce a raggiungere e creare una sua piccola individualità, in quanto bimbo scaraventato in un mondo che lo terrorizza e di cui non avrebbe mai voluto far parte. 

Evangelion

Ph. Credits: @Shinji Ikari Gallery da Pinterest

Salire sul robottone, fare a pugni e doversi relazionare con le persone intorno a lui sono attività che repelle con ogni cellula del suo corpo, ma nel corso della serie riesce a “chiudere un occhio” e decidere di fare un passetto in avanti. Le “congratulazioni” finale, per chiarire, se le fa da solo.

END

Ma esiste anche End of Evangelion, un film di due ore che riscrive gli ultimi due episodi della serie perché…Ne parleremo dopo. Questo film è molto più crudo, sanguinolento e drammatico del prodotto precedente e non c’è da stupirsi se, nei primi cinque minuti, il giovane Shinji fa quello che fa. 

Evangelion

Ph. Credits: @alex da Pinterest

Un’esasperazione della sua paura e del suo rancore verso il mondo, che sfoceranno nella tragica frase:

“Allora morte, morte a tutti.” -Shinji Ikari

Nel finale, invece di salvare il mondo il “first child” decide di distruggerlo, dando la morte agli umani ed agli Angeli. Shinji non accetta la realtà, e non accetta il suo non riuscire a dare amore senza aspettarsi qualcosa in cambio. End of Evangelion termina con il protagonista che, per l’ennesima volta, di fronte alla sofferenza altrui, per placarla, tenta di distruggere tutto.

Con Evangelion ho chiuso

Arriviamo infine ai film che, Amazon ha commissionato all’autore, Hideaki Anno. In questi 4 film – noti come Rebuild – si riscrive da zero Evangelion, ed il finale è il più chiaro e limpido che si possa desiderare: in questo finale Shinji Ikari riesce ad avere un confronto diretto e maturo con tutti i protagonisti, chiudendo i drammi ed i “trip mentali” che lo avevano portato a compiere determinate scelte nelle produzioni precedenti. – Serie ed EoE -. Shinji Ikari si confronta anche con il padre, l’antagonista, e riesce a chiudere uno dei più bei prodotti dell’intrattenimento del nostro secolo in un modo a dir poco commovente

Evangelion

Ph. Credits: @Naku UsukBudeh da Pinterest

Rompo il mio velo di imparzialità per dire che i fan di Eva, me compreso, si sono commossi vedendo uno Shinji Ikari felice, cosciente e più maturo, che decide di riscrivere da zero il mondo ma senza i robottoni, senza Angeli e senza tutte quelle realtà che avevano devastato la Terra nell’Universo narrativo. – Il come lo fa, è un altro paio di maniche, sappiate che lo fa e basta -.

C’era una volta

E spieghiamo, infine, i motivi di questi finali: il già citato autore, Hideaki Anno, ha creato Evangelion per lanciare un segnale a tutta l’animazione giapponese, in quel periodo concentrata a produrre serie “poco impegnate”, se capite cosa intendo. Eva doveva dimostrare l’abilità ed il risultato di un prodotto ricco di passione ed amore, centrando poi perfettamente l’obiettivo.

Evangelion

Ph. Credits: @The Japan Times da Pinterest

Venerandolo come una religione, i fan hanno però chiesto a gran voce un finale più chiaro rispetto a quello della serie, arrivando così ad End of Evangelion. Un buco nell’acqua. Travisato ed odiato, l’autore è caduto in una profonda depressione con tendenze al suicidio, a causa del tossico rapporto che aveva con suo “figlio”. Ma il lieto fine esiste: i film gli hanno permesso di riscrivere la storia come veramente avrebbe voluto, senza le catene dell’animazione frame by frame e con la potenza della grafica di ultima generazione. – Riprendendosi anche psicologicamente -. Letteralmente:

Evangelion con soldi infiniti.-Sabaku No Maiku

Così si conclude una storia, che parla di noi appassionati, di Evangelion, e dell’autore. Finalmente riusciamo a sorridere come Shinji Ikari.