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Occhio per occhio

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Eye In The Sky” – The Alan Parsons Project

Nella disperata ricerca di un amuleto per curare la mia miopia, ho trovato qualcosa che può essere almeno altre tre cose diverse:

  • Protezione dai mali del mondo;
  • Righello;
  • Colla.

Nonché, disegno per un possibile tatuaggio, ciondolo, orecchini…Perché l’occhio di Horus, oltre che bello a vedersi, è potentissimo

La parte inferiore è un piumaggio stilizzato, per suggerire la testa di falco del dio e l’occhio nella sua interezza è simbolo di forza e nobiltà d’animo, ma anche di rinascita

Ovviamente, niente è lasciato al caso: è possibile spiegare ognuna di queste accezioni con il lunghissimo mito di Horus.

Ma andiamo per gradi; torniamo all’amuleto multitasking. 

Funzione 1: protezione dai mali del mondo

In antichità, i marinai erano soliti disegnare l’occhio sulle prue delle navi per evitare di incontrare problemi durante la navigazione.

Horus, infatti, è pur sempre per metà falco: la sua vista vigile lo rende in grado di scrutare cose che noi comuni mortali non possiamo vedere. 

Così, chi sceglie il suo occhio come tatuaggio deve – per tradizione – disegnarlo sulla schiena o sulla nuca, per permettere al dio di agire ed evitare che qualcuno o qualcosa lo pugnali alle spalle.

Se solo ci vedessi come Horus…

Funzione 2: righello

Gli egizi amavano i miti, ma erano anche particolarmente pratici

Le piramidi non sono state costruite in un giorno, dopotutto.

Di conseguenza, qualsiasi oggetto diventava un preziosissimo strumento di misura e l’occhio di Horus, in particolare, veniva usato per riconoscere le frazioni; per usare le giuste quantità di tutto nella preparazione dei farmaci.

Ma in realtà, a pensarci bene, manca un pezzo. Perché, una volta sommato tutto, non si ottengono 64 parti, ma 62. 

All’errore, gli antichi rispondono con il mito: Seth aveva strappato l’occhio a Horus in battaglia e Toth l’aveva subito aggiustato e restituito. Secondo loro, Toth si è preso un pezzo di occhio. 

Chissà cosa ci ha fatto, con quel pezzo

Funzione 3: colla

Con colla non mi riferisco certo alla stick: la parola, in questo caso, ha un significato più profondo. Un po’ in tutti i sensi.

Vi ricordate che l’occhio era simbolo di rinascita? Ebbene, in psicologia è simbolo dell’indistruttibilità che deriva dall’aver recuperato la propria integrità.

Ogni frazione dell’occhio è, infatti, legata ad una frazione dell’essere umano: il sopracciglio è associato al pensiero; la pupilla alla vista e alla luce; il tratto verticale piccolo – il “piede” che tocca per terra – al tatto; la coda arricciata al gusto; la parte esterna dell’occhio – perché è più vicina all’orecchio– all’udito, quella interna all’olfatto.

Simbolicamente, ricostruire l’occhio di Horus significa far lavorare mente e corpo in armonia

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Ma, in tutto questo, nessun accenno a miracolose cure per permettermi di buttare gli occhiali – perché portarli d’estate è atroce -.

Non avendo trovato niente di meglio, continuo a cercare il pezzo mancante dell’occhio… Magari Toth accetta di fare un cambio.

Scritto da: Alice 5D