Non restare muto, chiedi aiuto!
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Before You Go” – Lewis Capaldi
Sono molte le persone che sentono la necessità di un sostegno psicologico, ma spesso non lo chiedono per colpa della paura, della vergogna o dei pregiudizi.
Assieme al dottor Valitutti, psichiatra e psicoterapeuta, siamo andati ad analizzare e a chiarire gli aspetti che possono dare il coraggio di chiedere aiuto.
Per quali ragioni si chiede aiuto?
“Generalmente è la consapevolezza di un disagio che, a volte, si sente difficile da affrontare; allora se c’è una possibilità di mettersi in gioco e di accedere umilmente all’idea che si può avere bisogno d’aiuto per qualsiasi tipo di disagio, si chiede questo aiuto.”
(Dott. Valitutti)
La difficoltà che si può avere è riuscire a vincere quell’ostacolo psicologico che fa pensare che se chiediamo un supporto… siamo deboli.
Iniziare un percorso del genere, in realtà, significa cominciare un cammino insieme a qualcuno che può darci l’aiuto che cerchiamo.
Le parole del dottore permettono di capire che le motivazioni sono tante: ansia, tristezza, preoccupazione, l’idea di non riuscire ad affrontare una difficoltà, problemi in ambito familiare o scolastico, disturbi del sonno, e molto altro.
Significa prendere consapevolezza di un proprio limite e cercare di affrontare il disagio.
Tante volte è complicato ma al tempo stesso è importante rendersi conto e affrontare l’idea che si ha un problema che va risolto.
A questo si aggiungono pregiudizi e stereotipi, che sicuramente rendono più difficile chiedere aiuto.
Non sono pazzo se vado dallo psicoterapeuta!
Il dottore mi dice che la psicoterapia non risolve tutto, non è altro che un percorso di conoscenza di sé e di accettazione di quella parte in ombra che c’è in ciascuno di noi.
“Non è soltanto lo squilibrato che può fare delle cose assurde, perché questo spesso è un pregiudizio che ha fatto sì che la malattia mentale fosse poi definita come pericolosa e ha fatto creare i manicomi.”
(Dott. Valitutti)
Lo Psichiatra aggiunge, che la psicoterapia è un viaggio alla scoperta di sé, per imparare ad affrontare la vita interna e esterna con più consapevolezza.
Non deve esserci nessun problema nel dire: “Vado da uno psicologo perché riconosco di avere delle fragilità e voglio conoscerle meglio per superarle.”
Chi ammette a sé stesso il proprio malessere e vuole affrontarlo è una persona forte, perché guardare a tu per tu il problema è il primo passo per risolverlo.
Negare a sé stessi l’esistenza del disagio è inutile: prima o poi il problema ritorna a galla. Se, invece, si presta attenzione, diventa più semplice stroncare la difficoltà sul nascere.
Segnali da non trascurare
Come faccio a convincere qualcuno a farsi aiutare?
“Senza dubbio non dicendogli:<< Guarda che se non ti fai aiutare chissà che cosa succede>>, quindi non minacciarlo. Anche semplicemente aprendogli questa possibilità […] che lui o lei può avere per aprirsi e per farsi ascoltare.”
(Dott. Valitutti)
A volte è difficile ma far capire alle persone che esiste una via d’uscita è importante.
Offrire ad una persona che sta male una possibilità di conoscere meglio il proprio mondo interiore può essere molto vantaggioso.
Non si può nutrire correttamente un animale se non si sa di quale si tratti.
Sapere, infatti, che c’è un percorso che può migliorare il proprio stato d’animo, aiuterà la persona a sentirsi più leggera.
La pesantezza dei problemi, certe volte, ci soffoca e distrarsi potrebbe non bastare. Per questo motivo è fondamentale conoscere e capire sé stessi.
Come capire se una persona sta male
“Prima di tutto ascoltare le persone. Spesso la maggiore disgrazia di questi tempi è che non ci si parla e non ci si racconta.”
(Dott. Valitutti)
Aggiunge che spesso, è più semplice divertirsi con una persona piuttosto che farla parlare del suo malessere, perciò sta diventando sempre più difficile confrontarsi.
Tuttavia ascoltare è fondamentale, perché fa capire alla persona che c’è qualcuno che ci tiene e che si sta preoccupando per ləi.
Alle volte si tende a nascondere il proprio stato d’animo, per paura di risultare fragili.
Far capire che da parte di chi ascolta non c’è alcun tipo di giudizio è importante
Guardarsi negli occhi e parlare dei propri malesseri sta diventando sempre più complicato.
Sono certa, però, che il modo migliore per far sentire apprezzate e comprese le persone sia starle a sentire se hanno bisogno di sfogarsi.
Lo star male giustifica tutto?
“Nel trattare male un amico, uno non fa altro che trattare male sé stesso. […] Se, però, sai che quell’amico o quell’amica ti sta trattando male, o quanto meno ti risponde male perché ha un disagio, certamente più che giustificarlo c’è il comprenderlo”.
(Dott. Valitutti)
Mi viene risposto che più che giustificare, è bene cercare di comprendere lo stato d’animo della persona.
Non serve, perciò, condannarla, ma cercare di farla sentire capita.
A noi adolescenti può accadere di stare accanto ad una persona che sta attraversando un brutto momento e a volte riversa la sua rabbia e il suo malessere su di noi.
Molto probabilmente non lo sta facendo con cattiveria, ma per colpa del suo stesso disagio.
Comprenderla non significa farsi mettere i piedi in testa, ma cercare di capire che forse l’effettiva intenzione di chi abbiamo vicino non era ferirci.
Fingere per attirare attenzione
Il Dottore mi fa riflettere sul fatto che nel caso in cui si arriva a fingere di star male pur di attirare l’attenzione significa che è presente un problema di fondo.
“Probabilmente alla base c’è una difficoltà relazionale, una carenza affettiva, un bisogno di avere una conferma da parte degli altri e “io” mi sono convinto che soltanto stando male posso indurre una persona a prendersi cura di me.”
(Dott. Valitutti)
Anche questo, sicuramente, è un malessere a cui c’è una soluzione, l’importante è prendere atto dei propri limiti e volerli affrontare.
Il Dottor Valitutti ha anche aggiunto che un modo per sfatare i pregiudizi è proprio quello di far capire alle persone che se hanno bisogno di una mano non devono esitare a chiederla.
Tutti coloro che ne sentono il bisogno non devono avere paura. Non bisogna sentirsi deboli, ognuno di noi è più forte di quanto crede. Non c’è nulla di sbagliato nello stare male, prima uno se ne rende conto e meglio è. Gli ostacoli possono essere superati, perciò non restare muto, chiedi aiuto!
SCRITTO DA: BENEDETTA, 2G