Metalgain: David Bowie & Mick Jagger
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Dancing In The Streets” – David Bowie & Mick Jagger
Questo successo del fantastico duo di David Bowie e Mick Jagger degli anni ‘80 lo conoscono in molti, ed oggi è il momento di festeggiare i suoi 38 anni grazie a questo articolo. Iniziamo dal fatto che “Dancing In The Streets” canzone è una cover dell’originale, meno conosciuto, del gruppo anni ‘60 “The Vandellas”. Nonostante questo duetto sia stato uno dei più famosi della sua epoca -e non solo-, la coppia ha ricevuto vari commenti negativi per il videoclip.
Scandalo di Coppia
Come ho appena detto, anche in questo mitico duetto, i fan sono riusciti a trovare qualcosa che non andava e ci si sono attaccati così tanto da farlo passare alla storia come il “Crimine Rock del Secolo”. Tutto questo perchè, in quel periodo, erano già molto famose le teorie che vedevano i due cantanti insieme come una coppia omosessuale e, tutto ciò, venne confermato quando la moglie di David Bowie trovò i due nel letto matrimoniale. Ad aumentare ancora di più la tensione è stato, infatti, il videoclip di questa canzone, che mostra i due mentre ballano in modo esagerato con addosso i vestiti più anni ‘80 che voi possiate immaginare.
Pensate, per quanto sono stati presi in giro, ora c’è persino una versione del videoclip senza audio, che mostra solo due scalmanati che si muovono come dei pazzi per gli standard dell’epoca.
Beh, se questo è imbarazzante per noi, pensate come è stato per gli spettatori del film Ruthless People, visto che ogni volta, prima dell’inizio del film, veniva proiettata la canzone.
Organizzazione, Ma non Troppa
Quindi, nonostante il cringe dei movimenti e le critiche, questa cover è diventata comunque un successo mondiale. Ma, dietro questa fama, ci sono state solo -e badate che, per girare un videoclip decente, sono pochissime- 4 ore di registrazioni audio e 13 ore di video. Inoltre il processo di incisione è iniziato con un Mick Jagger selvaggio che si presenta negli studi senza che nessuno sapesse il perché della sua presenza. In tutto ciò David Bowie era anche impegnato con altre registrazioni ed è stato avvertito solo mezz’ora dopo l’arrivo del secondo cantante. Tutto molto caotico e difficile, soprattutto dopo che si è scoperto che nemmeno il responsabile audio aveva capito cosa dovessero registrare e si è trovato dei musicisti a caso dentro le sale del suo studio.
Tutto questo, però, si è concluso al meglio, con una cover pronta per essere presentata al Live Aid dello stesso anno, presentando con fierezza il suo messaggio di unificazione.