Essere travolti da una Frana di spiritualità
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Finding Myself” – Smile Empty Soul
Essendo studenti, passiamo tantissimo tempo con degli adulti che pensiamo di conoscere, ma in realtà è tutta una menzogna. –Come ci insegnano i filosofi.-
Quindi, perché non rimediare?
E fu così che io e Massimo Frana, professore di filosofia e storia del liceo Kennedy, ci siamo ritrovati a fare una chiacchierata molto interessante in un’aula della scuola…
Ma di cosa abbiamo parlato?
Dei metodi di insegnamento
Esistono molti modi per trasferire le nozioni ai ragazzi, e questo sembra chiaro a tutti.
Il più consigliato o usato è quello in cui gli studenti sono fermi al banco e ascoltano il professore che parla, spiega, e parla ancora, e spiega di nuovo…- spoiler: Alla fine sconnetti il cervello per evitare che i tuoi neuroni si suicidino.–
Il professor Frana ha notato, che sta prendendo piede un metodo d’insegnamento più coinvolgente – per gli alunni, s’intende..- e che lui stesso applica nelle sue lezioni.
“Prendo atto, anche con una certa soddisfazione, del fatto che […] la scuola stia finalmente imboccando questa direzione. Cioè quella di sviluppare negli alunni non soltanto competenze a livello nozionistico, ma anche a livello relazionale, emotivo.”
(Massimo Frana)
E quindi anche dei ragazzi
Che il professore apprezza e rispetta moltissimo. Sia in ambito scolastico, che non.
“A me piace molto essere interrotto. A me piace molto creare una lezione dialogata…una continua botta e risposta con l’alunno. […] Ma anche fuori dall’orario scolastico, la capacità di mantenere un rapporto con i ragazzi è molto importante.”
(Massimo Frana)
Si pensa spesso che i ragazzi debbano solo imparare, per poi iniziare a vivere seguendo gli insegnamenti che gli sono stati dati. Ma non è così.
E spesso i ragazzi possono rivelarsi delle vere miniere d’oro. -ok…forse io sono “leggermente” di parte in questo giudizio.-
La scuola non è una simulazione della vita e a volte i risultati di questo universo si rivelano essere totalmente opposti
“Anche perché accade che, finita la scuola, gli alunni che sembravano meno portati per lo studio […] poi invece nella vita riescano a dare molto di più. […] Evidentemente non basta soltanto riempire l’alunno di contenuti, ma bisogna, per quanto possibile, renderlo capace di affrontare la vita.”
(Massimo Frana)
Della filosofia
E quindi di come lui si sia ritrovato ad essere un professore:
“Insegno filosofia perché ho avuto bisogno io di avere delle risposte o di complicarmi maggiormente la vita, perché comunque più che risposte la filosofia ti spinge a fare domande. […] E la bellezza della filosofia è in questo, nella capacità che ha di non far irrigidire in delle posizioni dogmatiche, preconcette… ma anche nella capacità che ti da, con il passare degli anni di stupirti, di porti delle domande…Intanto l’ho fatta per me la filosofia. Per dare un senso alla mia vita.”
(Massimo Frana)
Bisogna dire che Massimo Frana non si è approcciato direttamente alla filosofia.
Quando è uscito dal liceo voleva fare psicologia e poi è passato a teologia, perché, come ammette lui stesso senza il minimo problema, voleva fare il prete.
Per raggiungere l’obbiettivo clericale avrebbe dovuto avere fede in qualcosa di sconosciuto. E per lui, che continuava a farsi domande su domande, non si dimostrò essere la soluzione migliore.
“Ho avuto bisogno, nella mia vita, di trovare delle risposte.”
(Massimo Frana)
Poi, dopo aver lasciato teologia, ha fatto una capatina a giurisprudenza, e, decidendo che non faceva per lui, l’ha abbandonata preferendo filosofia.
Ma tutti questi percorsi l’hanno segnato e nel suo modo di pensare sono evidenti. Forse il segno più profondo l’ha lasciato il periodo a contatto con la religione, da cui ha sicuramente imparato l’importanza per la dimensione spirituale.
“La filosofia rimane come un grande monito a non dimenticare la dimensione dello spirito. A non proiettarci unicamente sull’esterno, ma a rientrare in noi stessi, a guardare dentro di noi, e a cogliere quella parte che è chiamata spirito. Lì c’è il mistero. Altrimenti noi diventeremmo qualcosa di tranquillamente sostituibile.”
(Massimo Frana)
Il professore vede il superiore -che in filosofia ha talmente tanti nomi che se dovessi mettermi ad elencarli sforerei le 2mila parole.– in tutto ciò che lo circonda.
Panteismo? Mmm…non proprio.
Diciamo pure che la definizione non è né corretta né errata. Ma del resto, perché etichettare questo modo di vedere il mondo?
“Questo sacro, questo divino è in ogni essere umano. È in me e anche di chi mi sta davanti. E questo è ciò che mi spinge ad avere un rispetto enorme per i miei alunni.”
(Massimo Frana)