lorem ipsum blabla bla

Il Romics, un portale per il Sottosopra

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Brianstorm” – Arctic Monkeys

Il mondo dei fumetti, degli anime e dei videogiochi, si è oramai quasi completamente integrato con la cultura di massa.

Il “quasi” è dovuto ad un semplice motivo: la montagna di pregiudizi che ricade su questo mondo, dopotutto lo ammette – in modo ironico – anche Zerocalcare nel suo libro, “La profezia dell’Armadillo”:

“E così fai i fumetti? Si ok ma come paghi le tasse?”
– Zerocalcare 

Questi giudizi nascono dalla convinzione che dei passatempi diversi dall’intrattenimento comune, come quelli di cui stiamo parlando, siano solo per “sfigati asociali”. 

Bugia colossale e falso mito che il YCB vuole contribuire a sfatare.

E quale modo migliore, se non partecipando al Romics?

Mica bruscolini

Partiamo con una specifica: il Romicsunione di Roma e Comics –  porta il peso di avere il nome migliore fra tutte le altre Fiere di Italiae probabilmente anche d’Europa – ; superando nettamente il Comicon di Napoli, la Milano Games Week e anche il Lucca comics. 

Quest’evento non è un raduno di nerd della domenica, ma coinvolge sia la Siae sia il Ministero della Cultura. – la prima in pratica ve da’ i diritti di autore su quello che create, mentre il secondo, beh, è IL Ministero della Cultura.

Nel pratico, è una fiera di fumetti, videogiochi…dai non fateceli elencare di nuovo, sennò non finiamo più – che si tiene due volte l’anno nelle strutture della Nuova Fiera di Roma, con vari padiglioni dedicati ad esposizioni, convention e stand di ogni sorta.

Adepti del sacro gioco di Yu Gi Oh

Ma, se il Romics fosse solo questo, probabilmente non vanterebbe un’affluenza di persone tale da far ritardare i treni che strano, non succede mai… -.

Sottosopra 

C’è chi pagherebbe oro per poter vivere, di nuovo, la prima volta al Romics, perché quello che si prova, quando non si sa minimamente cosa aspettarsi, è indescrivibile.

Lunghi tunnel che portano all’ingresso del Romics

Lunghi tunnel che portano all’ingresso della fiera di Roma

Mentre cammini tranquillamente ed attraversi un interminabile tunnel, non avendo la più pallida idea di quando raggiungerai l’entrata, ti guardi attorno e non comprendi perché siano tutti così presi dall’euforia e facciano a gara a chi arriva prima. 

Ma appena oltrepassi i cancelli d’accesso, capisci…

Non sei più circondato da semplici persone. 

È come accedere ad un’altra dimensione: l’essere, in carne ed ossa, lascia spazio al personaggio del fumetto, del manga o della tv, prendendo letteralmente vita.

Così ti ritrovi in mezzo a tanta gente che, pur non conoscendosi realmente, si sente in “famiglia”.

La nostra redattrice che riceve un po’ di affetto al Romics

La nostra redattrice che riceve un po’ di affetto

Cartelli “abbracci gratis” ovunque, cibi e bevande mai visti prima, gadget assurdi che nessuno comprerebbe, ma, soprattutto, persone di tutte le fasce d’età.

Figli travestiti che fanno foto a genitori travestiti, bambini che corrono imitando Naruto e cinquantenni nelle sembianze di fatine che se ne vanno in giro con costumi completamente fatti a mano – questi sono solo dettagli che contraddistinguono l’unicità della fiera

Con anima e corpo

Cosplayer de "Il castello errante di Howl" al Romics

Vincitori del premio miglior cosplay: Howl e Sophie de “ Il Castello errante di Howl”

La bellezza ed il cuore di tutto sta proprio in chi la vive da visitatore.

Tutti condividono un amore incondizionato verso un piccolo pezzo di questo grande mondo, e lo dimostrano in vari modi.

Quello più comune ed evidente è, sicuramente, il cosplay, ovvero il travestirsi da personaggio di una serie tv, di un fumetto, un film o un anime.

“Per me fare cosplay è passione e divertimento”
– John Wick

Immaginate, quindi, l’emozione di chi, vedendo il proprio personaggio preferito, lo ferma per chiedergli una foto o scambiarci quattro chiacchiere; e, di conseguenza, cosa prova chi indossa il costume, sentendosi apprezzato ed ammirato per quello che fa.

Spesso infatti, i cosplay non sono così semplici da fare, e richiedono pazienza, tempo e tanta liquidità parliamo di numeri a tre cifre, eh -.

“Se senti degli urletti molto acuti, stai tranquilla Zah, avrò solo visto uno dei miei personaggi preferiti andarsene in giro.”
Alessandro, redattore del YCB

Cosplayer al Romics e Alessandro

Da un lato il cosplayer di Patrick Bateman, da American Psycho; dall’altro, l’individuo che ne ha ispirato la sceneggiatura

Il Gigante “casino” Bestia

Purtroppo, le cose non sono mai solo bianche o solo nere, ed anche il Romics segue questa legge.

Dopotutto, si sa, in campo di “disorganizzazione d’eventi, l’Italia ha una laurea quinquennale con master e specializzazione di anni, anni e anni…

Della decina di padiglioni che compongono la Nuova Fiera di Roma, solo 5 sono stati messi a disposizione dell’evento, che si è presto trasformato in Porta Portese famoso mercato che si tiene a Roma, da cui si esce stanchi, infastiditi e sull’orlo dell’omicidio di massa.- 

Verso l’ora di pranzo, si è accumulata così tanta gente che camminare è diventato impossibile.

Veduta dall’alto di uno dei padiglioni del Romics

No, non è il bar del Kennedy a ricreazione, è uno dei padiglioni del Romics

Non funzionava nemmeno più la tattica del “saliamo al piano superiore che dovrebbe esserci meno gente”, perché ormai era ciò che pensavano tutti. 

Insomma, se rimani imbottigliato tra le persone, puoi anche iniziare a fare il testamento

E non aspettarti cordialità o gentilezza perché, tra il mal di piedi lancinante e l’impazienza della persona di fronte, che aspetta solo di comprare il suo prossimo nuovo gadget – che, casualmente, si trova proprio nello stesso padiglione in cui tu devi andare. – ti guarderanno tutti storto se cercherai di superare e “fregare il sistema”.

I vostri redattori preferiti

Quindi, o al mattino ti prepari una bella dose di pazienza e valeriana, oppure fai come il YCB, presentandoti alle 9, esattamente un’ora prima dell’apertura dei cancelli, così da vivere il Romics la mattina presto, con tutta la calma e tranquillità del mondo. – tranquilli, abbiamo recuperato le ore di sonno perse in una settimana di penniche dopo pranzo.

Prima di morire

Nonostante le difficoltà, il Romics è un’esperienza che va assolutamente fatta, almeno una volta nella vita, anche se non si è appassionati di questo vasto e magico mondo. 

Magari potrebbe accadere che, camminando in giro per gli stand e perdendosi nella miriade di cose da vedere, venga anche tu inghiottito in questa specie di Sottosopra.

Scritto da: Alessandro 5A, Zahra 5F