Horus: non mangiare l’insalata
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Teeth” – 5 Seconds of Summer
Horus è una delle divinità più importanti del pantheon egizio: dio della caccia, dell’arte e della bellezza, oggi viene ricordato esclusivamente per il suo occhio.
L’occhio di Horus è, infatti, tra i 150 simboli più usati per tatuaggi, perché offre protezione dai mali del mondo. Ma quello che forse in pochi sanno è che la grande fortuna di questo simbolo si deve ad un mito talmente tanto assurdo da far impallidire l’olimpo greco.
Daddy issues
Horus; partiamo da lui. Nacque da Iside – dea della vita, della guarigione, della fertilità – e Osiride – re mitico dell’antico Egitto, inventore dell’agricoltura e della religione, poi dio dell’oltretomba – e viene rappresentato con la testa di falco.
Il mito di Osiride è tra i più famosi e inquietanti di sempre, ma per farla molto breve, i suoi genitori avevano generato due coppie di gemelli: Iside e Osiride, Seth e Nefti.
Ebbene si, Iside non solo era sua sorella, era la sua gemella. E, ovviamente, erano sposati.
Seth era geloso del primogenito e fece a pezzi suo fratello. La povera Iside riuscì a incastrare Seth, a ricomporre i pezzi di Osiride e a donargli un figlio, Horus.
Eredità
A suo figlio, Osiride non lasciò altro che problemi.
Seth voleva tutta l’eredità del fratello per sé, così iniziò una lunghissima disputa con Horus, giudicata dal “tribunale” degli dei egizi.
Dopo ottanta lunghi anni di giudizio, Seth decise di sfidare il nipote per chiudere definitivamente la storia.
È in questi scontri che si dice Seth riuscì a strappare l’occhio ad Horus, che però fu prontamente sistemato – sopracciglio, ciglia, bulbo… tutto – e restituito.
Ma tornando alla battaglia: preparatevi, perché il racconto sta per degenerare ancora di più.
Basta un poco di…
Niente musica epica con tempeste di sabbia e piramidi distrutte: Horus riuscì a vincere con solo un po’ di sperma e una pianta di lattuga.
“Allora Seth disse a Horus: ‘vieni, passiamo un giorno felice nella mia casa’ – Horus disse “lo farò ecco, lo farò’.
Venuto il tempo della sera, fu steso per loro un letto, e si coricarono tutt’e due insieme”.
Da cosa nasce cosa, sapete come funziona, e Horus riuscì a prendere “il seme di Seth”. Al che decise di correre dalla madre: che scelta infelice.
“Vieni a me, o Iside, madre mia, vieni a vedere quello che Seth ha fatto contro di me”.
E la madre, vedendo cosa aveva sulle mani, gliele tagliò, – pulirle, forse, era troppo complicato – le gettò in acqua e “gli procurò un paio di mani equivalenti”.
Poi prelevò dello sperma dal figlio – il come, mi sa che non lo voglio sapere – lo portò immediatamente nell’orto di Seth e lo cosparse su una pianta di lattuga, unica verdura di cui si nutriva il dio.
E la pillola va giù
Siamo arrivati alla fine: ecco il verdetto.
“ Allora Seth disse: ‘fate che mi sia data la funzione di re perché quanto a Horus, ho fatto opera di maschio su di lui’”.
Al che Horus rise: è falso, è tutto il contrario. Per provarlo, i giudici avrebbero potuto “chiamare” lo sperma di ciascuno.
Ormai non mi stupisce più niente: entrambi i “semi” risposero. Quello di Horus dalla palude, quello di Seth dalla sua stessa fronte.
Seth diceva il falso: non poteva diventare re.
Sono contenta per Horus, ma mi piacerebbe capire un paio di cose.
- Caro Seth, perché fare “opera di maschio” avrebbe dovuto renderti re?
- Ma se vi piacevate tanto, zio e nipote, stare insieme e dividersi l’eredità proprio non era un’opzione?
A dirla tutta, ho tante altre domande, ma un articolo non basta.
Scritto da: Alice 5D