Drast: “figlio del dolore, col mondo che perde colore”
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Giovani e Maledetti” – Drast
Conosciuto come membro del duo Psicologi, Drast, nome d’arte di Marco De Cesaris, ha un meraviglioso passato da solita.
Passato che non è proprio un passato, visto che continua a collaborare con molti artisti, soprattutto emergenti, come la giovane Ariete – vi consiglio di dare un’occhiata a “Riposa in pace”-.
Munito di un bagaglio musicale dove troviamo colonne portanti come De Andrè, Gaber e i 99 Posse, a soli 13 anni, Marco inizia ad ascoltare il rap.
Poco dopo, si lancia nel mondo della musica, caricando tracce su Soundcloud e YouTube.
Ed eccomi qui, pronta a consigliarvi qualche inedito che vi aiuterà a scavare a fondo nella vita di un artista tutto da scoprire.
Un artista in cui è facile rispecchiarsi e il perché…lo capirete solo ascoltando.
Giovani e Maledetti – Drast
“Piango perché non so dare il mio amore
Piango perché mamma piange pensando che merita un figlio migliore
Figlio del dolore, col mondo che perde colore ma mi ha fatto crescere ogni mio errore Non sarei me senza paranoie
Forse mi serve più affetto e forse non lo ammetto ma mi servirebbe un dottore”
Libero – Drast
“Dico “Tutto okay” se chiedi “Come va?”
Ma non dormo da un po’ e mi manca la mia città Vivo giorni grigi, penso che passerà
Ho sempre meno amici e più responsabilità”
Buio – Drast
“E do l’amore a modo mio
Tipo gridando il tuo nome al letto
Tipo vomitando l’odio al cesso E tipo regalandoti il vuoto che ho dentro.
Se sto con te, non mi fa più paura il buio
Non mi fiderei di nessuno se non ti avessi mai conosciuto
E non mi va, di vederti piangere di nuovo
Di dare fuoco alle tue foto ed usare un’altra come sfogo”
Il sentirsi continuamente incompresi, l’eterno conflitto con se stessi, il peso delle responsabilità, le delusioni, i cuori infranti, l’ansia, il dolore, la tristezza, la nostalgia, la paura, soprattutto di crescere e di un futuro senza certezze, sono solo esempi dei tanti macro-temi che emergono dai pezzi di Marco.
Con una vena autobiografica, Drast affronta tematiche adolescenziali attraverso testi semplici e diretti.
Drast riesce a riportare perfettamente nei suoi pezzi quel disagio generazionale, quel turbine ingestibile di emozioni e sensazioni che nemmeno i giovani riescono a comprendere e spiegare a parole.
Questo perché lui stesso è figlio di una generazione spaccata e disillusa.
E allora, i testi di Drast sono un’ottima chiave d’accesso, se si vuole provare a comprendere le menti contorte degli adolescenti ed entrare nel mondo di una generazione di “pigri” e “svogliati”.
Oppure possono essere l’Eden per chi è alla ricerca di comprensione e di un semplice rifugio nella musica.
Scritto da: Zahra – 4F