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Buona!: il verso più bello

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Wake Me up When September Ends” – Green Day

Nella lunga lista di cose da fare almeno una volta nella vita, c’è scritto, in rosso: “vedere L’attimo fuggente”. L’ho scritto un po’ perché tutti mi insultano nello stesso istante in cui dico di non averlo mai visto e un po’ perché ero convinta di essere rimasta l’unica a non conoscerlo. Ma ieri, in classe, quando la prof ha chiesto in quanti avessero visto “L’attimo fuggente”, nessuno ha alzato la mano. E se da una parte mi sono sentita sollevata, ho pensato fosse arrivato il momento di iscrivermi alla “Setta dei Poeti Estinti” per trovare nuovi adepti.

Ascissa e ordinata

In italiano, può suonare addirittura minacciosa, ma il nome originale della “setta”, da cui è tratto il titolo originale del film, è Dead Poets Society. Si tratta di un’associazione “clandestina” di poesia, istituita dagli studenti del professor Keating all’interno di un college molto rigido. Il docente odia gli schemi e non crede che la vita possa essere rinchiusa all’interno degli assi cartesiani: ai suoi studenti non può far altro che insegnare questo.

https://www.youtube.com/watch?v=j64SctPKmqk

“Oh Capitano, Mio Capitano”: quando il professore viene espulso dalla scuola per la sua condotta anticonformista, tutti gli studenti mostrano solidarietà per il tragico epilogo di questa storia. Una scena citata in centinaia di film, meme, libri, reel, che sembra perfetta come dedica ad un liceo scientifico, troppo abituato ai numeri.

Inutilmente necessario

Gli alunni di Mr. Keating, tutti maschi, imparano presto a riflettere sulle loro scelte di vitaspesso imposte da padri poco comprensivi – e capiscono come la passione sia vitale tanto quanto la scienza.

“La poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore: questo è quello per cui restiamo vivi.”
-Mr. Keating

Se le classiche professioni, che rendono un padre fiero, sono nobili e necessarie per la sopravvivenza, l’essere umano è fondamentalmente fatto di carbonio e passione: la vita è un lunghissimo componimento, a cui tutti possono aggiungere versi. L’obbiettivo di ciascuno è imparare a chiedersi: quale sarebbe il mio verso?

In rima

Parole del professor Keating, non mie. Possono suonare retoriche, finte, fin troppo ottimiste, almeno fin quando non si scopre che il protagonista trae ispirazione da un professore realmente esistito: Mr. Pickering. Era l’insegnante di letteratura inglese del produttore Schulman ed era solito fare lezione in piedi sulla cattedra, con i piedi nel cestino delle cartacce o a penzoloni fuori dalla finestra. Definirlo anticonformista sarebbe poco. La Dead Poets Society esiste in tutti quelli che scrivono pensieri sui diari o sulle note del cellulare, che rimangono senza fiato davanti alla vista di Ponte Sisto la mattina, che imitano il “dark academia look” del film – almeno è un inizio-. Per entrare a farne parte, basta voler scrivere il proprio verso da soli. 

Scritto da: Alice 5D