Don’t panic: arma a doppio taglio
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Payphone” – Maroon 5
“Mi fa male la testa”, “mi fa male la pancia”, “ho la febbre”, “ho la tosse”… non conta per quale motivo non vi sentiate bene, per i nostri genitori sarà sempre colpa di quel maledetto telefono!
Dal tempo giornaliero che ci passiamo, presumo che tutti siamo a conoscenza di quanto possa essere utile e importante. Del resto, si tende spesso a condannare l’uso del cellulare, ma in realtà, com’è noto, sono sempre gli eccessi che fanno danno. È lo strumento ideale per parlare con qualcuno che non è vicino a noi – che scoperta, vero? -, ma anche per informarsi in modo semplice e veloce, e, perché no, anche per farsi una risata e svagarsi un po’. Può diventare, però, un grande ostacolo nel momento in cui dobbiamo studiare, nonché la nostra principale fonte di distrazione.
Per evitarlo, fortunatamente, ci sono vari metodi che servono a dimenticarsi quasi completamente la sua esistenza.
Offline: non solo in aereo
Il circolo vizioso inizia sempre da una piccola, semplice, innocente notifica. Prendi il telefono per controllare chi ti ha cercato. La tua amica ti ha scritto, così tu le rispondi e, però, nell’attesa del suo messaggio, apri Instagram. Scorri qualche storia, poi ti annoi e passi a Tiktok. E, sui Social, 5 minuti possono diventare un’ora, ma per fortuna dopo dieci minuti la tua amica ti risponde, così tu, a tua volta, le riscrivi.
Ma a quel punto ecco che fa la sua comparsa BeReal e allora quei due minuti vanno usati per scattare la foto. Spoiler: dopo quaranta minuti starai ancora con il telefono, tutto a causa di un messaggio. Il segreto, perciò, sta nel disattivare le notifiche e le chiamate, a meno che non ne stiate aspettando qualcuna importante. Ricordate che è importante mettere delle pause durante le sessioni di studio, così durante una di esse potrete riattivare le notifiche e rispondere ai messaggi.
Applicazioni – distrazioni
Esistono sicuramente delle app che vi distraggono più di altre. Il primo passo è capire quanto tempo ci si passa, perché se è moderato basta continuare su questa strada. Se notiamo, invece, che ci fanno perdere troppe ore, allora è necessario effettuare una diminuzione. Mi direte giustamente:
“Ma come faccio? Sono come delle tentazioni che stanno là, davanti a me, e mi basta un click per cedere.”
I “percorsi a ostacoli”, spesso, in questi casi possono funzionare. Facciamo un esempio pratico. Siamo al limite della dipendenza da Tiktok; ci stiamo accorgendo che la maggior parte della nostra giornata è occupata da questo. Smettere di usarla di punto in bianco è piuttosto inverosimile. Un’alternativa più utile può essere quella di installare l’app, ad esempio, sul PC e di disinstallarla dal telefono.
In questo modo, lo sforzo richiesto dall’alzarsi, aspettare l’accensione del computer, mettere la password – che sembrano cose banali, ma che in realtà tendono a “scomodare” – farà passare la voglia. In altre parole, la nostra pigrizia ci aiuterà a vincere contro questo amico – nemico. Inutile dirlo, nel caso il bisogno di stare al cellulare sia una vera e propria dipendenza, sarebbe bene consultare un esperto per risolvere questo problema in modo efficace. Invece, se non dovesse essere necessario, questi trucchetti vi saranno utilissimi per ottimizzare il tempo e per usare, non solo di meno, ma anche meglio questo oggetto così pieno di risorse.
Scritto da: Benedetta, 3G