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Storia e gloria del gelato

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Ice Cream” – Mika

Se dovessi stilare una lista delle mie prime necessità, dopo l’ossigeno e gli spettacoli di stand-up comedy, ci sarebbe lui: il sommo, il sacro, l’onnipotente ed onnipresente gelato.

Non importa il gusto e non importa il periodo dell’anno, per me ogni momento è buono per due cucchiaiate di gelato alla crema e, scommetto che, anche per molti di voi è così.

Ma, nessuno si è mai chiesto quando è nato il gelato? E se fossero stati veramente gli Dei dell’Olimpo, a donarci questa deliziosa vivanda? 

È quindi ora di fare luce sulla sua storia millenaria.  

“Il gelato è squisito, è un peccato che non sia illegale.”
-Voltaire

Dallo sherbet…

La prima traccia dei trisavoli del gelato in Italia ce la lasciano gli Arabi.

I conquistatori orientali importarono in Sicilia, durante il IX secolo a.C., l’usanza di preparare bevande fredde a base di frutta e latte, chiamate Sherbet.

L’idea da un milione di dollari fu poi aggiungere  la neve dell’Etna al fine di conservarle, come in un congelatore, per poi aggiungere lo zucchero importato dall’oriente per addolcirne il sapore.

Facciamo un saltello temporale e spostiamoci, di parecchi anni più in là, a Roma.

A metà del 1500, un medico spagnolo scopre, tramite un esperimento, che il salnitro aveva la capacità di raffreddare più in fretta il sorbetto ed era in grado di mantenerlo a bassa temperatura per più tempo.

…al sorbetto

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Dopo aver brevettato la scoperta, furono numerosi gli artigiani che la utilizzarono per aumentare la produzione dei sorbetti, i quali erano sempre più famosi e sempre più simili ai gelati moderni.

Come testimoniò l’allegro Giacomo Leopardi durante il suo soggiorno in Campania, i “maestri sorbettai” erano originari proprio di Napoli, città che si specializzò, per prima, nella lavorazione e vendita di bevande e creme fredde.

Fu però il siciliano Francesco Procopio de’Coltelli si, è il suo nome, non è uno scherzo– ad esportare il sorbetto da Aci Trezza a Parigi, dove aprì, l’ancora oggi attivo, Cafè le Procope.

I primi gelati

A fine ‘800, Domenico Pepino apre a Torino la “Vera Gelateria Artigiana Napoletana” –da leggere rigorosamente in accento napoletano-, inventando il primo gelato da passeggio e nonno del Cremino, il Pinguino.

Ma è grazie ad Italo Marchioni oggi da elevare a santo patrono– che il gelato finisce finalmente nel 1904 su una cialda: si narra infatti che durante un Expo in America, l’italiano terminò le vaschette per servire il gelato, utilizzando al loro posto delle cialde di biscotto.

Così termina la nostra storia, lasciandovi sazi di conoscenza, ma probabilmente affamati di gelato.

Scritto da: Alessandro 5A