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Laura Battistelli: caffè e discorsi filosofici

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Married Life” – Michael Giacchino 

Mercoledì 3 marzo ho avuto il piacere di chiacchierare con la professoressa Laura Battistelli, docente di storia e filosofia nel nostro liceo, riguardo appunto quest’ultima materia, tanto amata ma anche tanto criticata, visto che non si comprende spesso la sua utilità. 

La filosofia è un lavoro o la sua vita?

Si apre così l’intervista alla professoressa, la quale mi confessa che l’insegnare in sé è la sua vita. Ma con un’eccezione:

Non un insegnare concepito come un trasmettere continuo di concetti, ma come il mettersi nella condizione di ascolto, rivisitare le cose che tu pensi con certezza siano quelle e costruire impalcature intermedie con le quali puoi veramente discutereMi piace fare questo nella vita”.
(Laura Battistelli)

Prendo appunti e penso che questa donna ama il suo lavoro, lo noto da quel luccichio negli occhi- anche se poi mi perdo ad osservare i suoi mitici occhiali neri e dalla montatura simile a quelli indossati dalla elegantissima Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany”- 

Non faccio in tempo a porle un’altra domanda che mi batte sul tempo, anticipandomi e spiegandomi…

Cosa significa fare filosofia

Filosofia è dialogo, è esercizio del dialogo. È abituarsi ad ascoltare e fare sì che ciò che ascoltiamo produca un effetto su di noi e non semplicemente generare quella postura che è legata poi al rispetto dell’altro che parla; ogni cosa che incontriamo ci trasforma per come ci può trasformare[…] La filosofia è ascolto, dialogo e confronto, non solo con gli altri ma anche con se stessi”
(Laura Battistelli)

Ok, da questo discorso sull’importanza del dialogo, credo proprio che sia quel genere di professoressa non troppo nozionistica, che lascia invece molto spazio d’espressione ai suoi alunni… e infatti me lo conferma lei stessa poco dopo, affermando di non essere il tipo di docente che segue troppo il libro. 

Annuisco, concordando sul fatto che il confrontarsi aiuti a crescerema so bene che c’è chi potrebbe non pensarla così- ecco perché chiedo alla professoressa se crede che…

È importante che i ragazzi imparino a “filosofare”?

“Io penso che sia fondamentale per la crescita, nei contesti come quello dello scuola ancora di più, perché solo tramite l’ascolto, il dialogo e il confronto con gli altri e con te stesso ricavi qualcosa per te, per la tua costruzione di persona
(Laura Battistelli)

E allora se questa materia, tanto criticata da noi ragazzi, è tanto importante per la crescita di una persona…

Come aiutare i ragazzi ad avvicinarsi alla filosofia?

Mi spiega il suo metodo di insegnamento. Di come anni fa citasse film, temi di attualità per sollecitare i ragazzi a seguirla durante la lezione e di come col passare degli anni si sia trovata in difficoltà sentendo sempre di più il peso del distacco generazionale.

Ed è così recentemente passata all’esercizio dell’impersonarsi, immedesimarsi, emotivamente e intellettualmente con il filosofo che si sta studiando. 

Costruiamo uno scenario e proviamo a ragionare come farebbe X. Camminiamo sulle strade percorse per vedere dove portano. Mi piace anche suggerire un punto partenza e poi ipotetici punti di arrivo”.
(Laura Battistelli)

E il ragazzo cosa deve fare? 

“Ciascuno deve controllare la coerenza logica di ciò che dice. Certo, questo esercizio richiede più tempo, è più complicato, però autonomamente sei andato avanti costruendo un tuo pensiero […]. E capisci che il metodo educativo sta funzionando quando anche il meno coraggioso prende coraggio e alla fine trova dei suoi ambiti di certezza e interviene”.
(Laura Battistelli)

Un proprio pensiero, rifletto su queste parole: la filosofia non è accettare un pensiero di qualcun altro, ma arrivare a capire come costruire un proprio pensiero su qualcosa e motivare la risposta che si è data.

La filosofia è utile se si riesce a seguire questo processo di costruzione.

Ovviamente le risposte che si trovano alle proprie domande possono essere rimesse in discussione perché, usando le parole della professoressa, “una risposta è definitiva solo perché tu le attribuisci quel valore”.

Ma so cosa state aspettando…che io vi riveli le chicche per andare bene nelle materie della Battistelli.

E allora ecco a voi i magici consigli per non temere più la filosofia:

  1. Accettare di farsi sorprendere
    Si, in pratica preparati ad ascoltare di assurdi-e non– pensieri filosofici. Accetta che potrai capire ciò che ti verrà spiegato come non capire niente- no dai, scherzo– per apprendere devi solo lasciarti andare.
  2. Lasciarsi intimorire
    Provaci. Prova a metterti e chiedi di essere messo a confronto, lavorando con gli insegnanti, con cose complicate lasciandotene anche intimorire.
    Perché il timore ti aiuta a dare più riconoscimento a ciò che devi affrontare.
  3. Affrontare con meraviglia
    Non capirai tutto in 3 anni ma cerca invece di riconoscere nel cammino che stai percorrendo in che cosa stai crescendo: controllo linguistico? Costruzione di percorsi e connessioni? La tua curiosità?
    La chiacchierata si conclude con una domanda che morivo dalla voglia di porre.

Un motto con cui affronta la vita di tutti i giorni. 

Mi risponde citando il sommo Virgilio: “omnia vincit amor”, letteralmente “amore vince tutto” per intendere l’ineluttabile potenza dell’amore, che non si arrende davanti a nessun ostacolo. – è così romantico.-

Mi spiega come questa frase valga, non solo per la filosofia ma anche per le persone perché “per insegnare bene bisogna amare la disciplina che si insegna e soprattutto i ragazzi che ogni anno ci troviamo di fronte e con cui lavoriamo”

Sorrido al pensiero che non ci sia nulla di più bello di una sana ed armoniosa relazione tra professoressa e alunni. Torno così a casa con la consapevolezza di aver appreso più di quanto credessi da questa breve ma intensa chiacchierata.

 

SCRITTO DA: ZAHRA, 4D