Metalgain: Il Reggae
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “L’Erba della Giovinezza”- Brusco
Il Reggae è un genere che, bene o male, abbiamo sentito tutti almeno una volta, che sia per caso dalle casse di un locale o dal nostro account Spotify.
Molti conoscono le basi di questo genere: ritmi lenti e ballabili, bassi ritmati e testi che inneggiano al “dolce far niente” e alla bella vita, ma c’è molto più di questo.
C’è anche arrosto dietro il fumo
Il Reggae è uno dei molti generi nati in Africa, più specificamente in Giamaica. C’è da dire, però, che non si è generato dal nulla e, in principio, era molto diverso dalle sonorità che ha ora.
Tutto nasce dal Mento, generato dall’intreccio delle culture africane ed europee avvenuto con le colonizzazioni tra il 1500 ed il 1600. Queste sonorità prendono subito piede, e resistono nel tempo, ma, come al solito, ci si stufa di tutto ed il mondo della musica è in continua evoluzione.
Perciò, da questo subgenere nascerà il più moderno Ska, che resiste ancora oggi, caratterizzato da ritmi veloci e palpitanti.
Proprio qui appare il nostro amato Reggae: gli artisti cercano di salvarsi dalla frenesia, sperimentando con suoni ballabili e più “semplici” -se così si possono definire-.
Ancora ed ancora
Nei giorni nostri possiamo trovare il Reggae in tutte le salse: è stato assunto nel metal, nella musica italiana ed anche nel punk -insomma, non scappa nessuno-.
Due degli esempi di artisti Reggae italiani possono essere Brusco, un cantante che ha trasformato la sua carriera in una vera e propria canzone di questo genere ed, in alcuni casi, il rapper Piotta, che si concentra di più sullo ska-punk.
Entrambi questi artisti si adattano quasi perfettamente alle sonorità del Raggae “moderno” e portano con loro testi altrettanto adatti ad esse.
“Dopo il cappuccino fumavamo marijuana
Poi a ricreazione, bim vai con’altra canna
Andavamo a villa e avevo gli occhi come un panda
“Ma che combinate a scuola?” Mi chiedeva mamma”
Testo di “L’Erba della Giovinezza” di Brusco
Parlando in termini internazionali, invece, troviamo gli Skindred che, al contrario dei nostri compatrioti, hanno adattato il Reggae alle sonorità del nu-metal. Così facendo hanno creato un mix davvero unico nel suo genere, ma che sicuramente non dispiace alle orecchie degli appassionati -nonostante siano sonorità molto particolari-.
“Nobody gets out a this shark pit alive
Nobody, nobody gets out alive”
Testo di “Nobody” degli Skindred
Sicuramente Bob Marley non si sarebbe mai aspettato di vedere il suo caro Reggae mescolato in questo modo, ma non credo gli dispiacerebbe più di tanto: la musica è sempre in evoluzione e può essere affascinante ascoltare anche i “fallimenti” di questi cambiamenti.
Scritto da: Morgana Stefanutti