lorem ipsum blabla bla

Don’t panic: brutti voti

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Notte prima degli esami” –  Antonello Venditti

I voti sono parte integrante della scuola italiana, purtroppo o per fortuna. C’è chi è contrario ad un sistema basato su una valutazione numerica, chi invece crede che sia l’unico metodo per far funzionare la didattica. Oggi, però, non riflettiamo su questa tematica tanto interessante quanto delicata, ma partiamo da eventi che caratterizzano la vita di ciascuno: i brutti voti. Non siamo robot, perciò ci sarà stata sicuramente quella volta in cui la valutazione ottenuta non ci ha soddisfatto a pieno. È normale, ma l’importante è che non ci demoralizzi, anche se a volte la delusione è piuttosto acuta. Cerchiamo, perciò, di capire come fare ad affrontare questi momenti!

Voti

Ph. Credits @ken19991210 su pixabay.com

Imparare dagli errori 

Il primo step per non crollare davanti ad un brutto voto è capire il motivo di esso. Indagare le cause, gli errori e le difficoltà riscontrate nel compito in classe o nell’interrogazione può essere estremamente utile per comprendere cosa si può migliorare. Chiarito questo, si può procedere cercando di recuperare il prima possibile. In questo modo, gli argomenti saranno ancora ben presenti nella mente e il lavoro da fare sarà senza dubbio meno impegnativo. Oltre a ciò, eliminando subito questa preoccupazione, riusciremo a stare più sereni!

Chiedere aiuto 

Voti

Ph. Credits @Rosy / Bad Homburg / Germany su pixabay.com

Da soli è tutto più difficile, si sa. Perciò, non lasciamo che il dispiacere prenda il sopravvento e ci impedisca di chiedere aiuto: prima di tutto, agli insegnanti di riferimento. Loro sapranno dirci meglio di tutti in cosa possiamo migliorare e quali sono le carenze principali. Non solo: possiamo sfruttare anche la loro conoscenza dei metodi di studio più efficaci e farci consigliare! Oltre ai professori, non dobbiamo avere paura a chiedere ai compagni che hanno compreso meglio gli argomenti e che hanno ottenuto bei voti. Fare squadra è sempre la soluzione migliore.

È solo un voto

Non dobbiamo dimenticarci che si tratta solo di voti, cioè numeri, che dipendono da tantissime varianti: quanto abbiamo dormito la notte, il nostro stato emotivo, il tempo che abbiamo avuto per prepararci, per citarne alcune. Inoltre, servono a valutare l’esclusiva prestazione senza tenere conto di altri fattori, non certo la nostra persona o le nostre capacità. L’importante è non vederlo come un fallimento, ma come uno stimolo per migliorare e per imparare qualcosa. Non lasciatevi scoraggiare dai brutti voti, fanno parte della carriera scolastica di ciascuno di noi e di certo non determinano le persone che siamo. Vivere serenamente anche questi momenti ci renderà meno ansiosi!