Paese che vai, festival che trovi
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Mt. Kita”- Dokkodo Sounds
Immaginate di trovarvi in un posto lontano dalla città, una stradina piena di luci e colori, dove la gente vestita con kimono colorati passeggia e si diverte con le diverse attività offerte dal posto. Se ancora non vi viene in mente il luogo in cui ci troviamo, posso darvi un altro indizio prima di dirvi la destinazione del nostro viaggio: Oriente. Se anche con questo vi trovate spaesati, allora vi dico che siamo in Giappone, in uno dei tanti festival annuali a cui oggi prendiamo parte. Perciò, preparate il vostro kimono e scopriamo insieme questa tradizione che ogni anno attira centinaia di persone.
Una tradizione remota
Prima di entrare nel vivo dei festival stagionali, vorrei parlarvi di quelli più antichi, che si avvicinano al mondo spirituale e che nascono verso l’ottavo secolo. Prendiamo, ad esempio, il festival dell’Obon: in questo evento si onorano gli spiriti dei propri antenati e si celebra il loro ritorno sulla terra; per trovare la strada di casa, dovranno seguire delle lanterne di carta che i loro familiari fanno galleggiare sull’acqua. Proprio per questo, l’evento è dedicato al raduno con la famiglia nella propria città natale.
Per avvicinarvi di più al mondo spirituale giapponese, questo non è l’unico evento che troverete; durante l’anno si celebrano molti festival per venerare una divinità locale accompagnati da rituali, processioni con carri o anche balli.
Ad ogni stagione il suo evento
Se volete tornare con la mente al periodo in cui faceva caldo e si mangiavano gelati, allora vi dico che il primo evento a cui abbiamo deciso di partecipare è un festival estivo, in cui molte persone scelgono di vestirsi con un kimono più leggero e girano per le stradine piene di bancarelle. Se durante questa passeggiata ci viene un po’ di fame, proprio in queste bancarelle possiamo trovare dei deliziosi snack alla piastra o dolci, il famoso street food che si vede molto negli anime. È vietato sentirsi stanchi a fine serata, perché non ci si può assolutamente perdere i fuochi d’artificio che colorano il cielo!
Con i festival che si tengono in altri periodi, non estivi, si possono ammirare altri caratteri stagionali: in primavera, potete rilassarvi sotto gli alberi di ciliegio in fiore facendo un picnic con i vostri amici o parenti, o anche fare una passeggiata in silenzio se preferite viaggiare in solitaria; la cosa importante è ammirare il paesaggio.
Se invece preferite le stagioni fredde, troverete rassicurante sapere che ci sono festival anche per voi: in autunno, con gli alberi che si tingono di rosso e giallo, potete immergervi in un paesaggio autunnale o, in inverno, vedere le sculture di neve e ghiaccio se cercate un modo alternativo per festeggiare il Natale.
Dal mito alla realtà
Agli appassionati di storie di fantasia -anche romantiche-; piacerà sicuramente il prossimo evento, perchè è da un mito che si ispira il festival che sto per raccontarvi: Hikoboshi era una ragazza sempre impegnata con il lavoro che, dopo essersi innamorata di Orihime, finisce con il mettere da parte i suoi doveri, e così fece anche il ragazzo; per questo, il padre di Hikoboshi, Tentei, si arrabbia e per punizione li divide. Poi, vedendo la figlia piangere, Tentei permise ai due di vedersi solamente il settimo giorno del settimo mese solo se durante l’anno avrebbero fatto il loro lavoro. Ritornando alla realtà, nel Tanabata, la festa delle stelle innamorate, si celebra “l’unione” delle due stelle Vega e Altair, che rappresentano i due innamorati, durante la giornata del 7 luglio, o del 7 agosto per i posti che non hanno adottato il calendario gregoriano.
Se volete esprimere un desiderio, vi consiglio di farlo proprio questo giorno scrivendolo su una striscia di carta da attaccare ai rami di bambù presenti negli spazi esterni.
E non pensate che la giornata finisca così, perchè essendo un festival estivo potrete vedere i fuochi d’artificio di sera, oppure godervi le parate durante il giorno. Ora che sapete qualcosa in più su questi eventi, direi che è il momento di partecipare ad un festival nella realtà e godersi il paesaggio –sempre che il meteo lo permetta-.
Scritto da: Cristina Beraldo