8mm: Chi ha Incastrato Roger Rabbit?
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Mother Mary” – Foxboro Hot Tubs
Uno dei classici che sicuramente i nostri genitori ci hanno fatto vedere, o, almeno, provato è “Chi ha Incastrato Roger Rabbit“. Magari non ce lo ricordiamo o magari non ci abbiamo trovato tutto quel fascino di cui parlavano, ma è il momento di dargli una seconda possibilità. Chi ha Incastrato Roger Rabbit non è un film per bambini, nonostante la presenza di simpaticissimi cartoni animati: la trama è contorta e, in molti casi, difficile da capire a prima vista. Che sia adatto ai più piccoli o no, ci sono comunque infinite curiosità da scoprire su questo film. Per esempio, sapevate che è stato tratto da un romanzo?
Incastrato o Censurato?
Quasi nessuno sa che questo capolavoro è stato ripreso da un romanzo di Gary k. Wolf, intitolato “Chi ha censurato Roger Rabbit?”. Come ogni volta, le differenze tra film e libro sono evidenti, anche se, stranamente, il primo ha avuto molto più successo dell’originale. In realtà le differenze sono minime e si tratta soprattutto di piccoli particolari, ma c’è una cosa per la quale il regista Robert Zemeckis ha preso tutta la sua libertà creativa: non ha ucciso Roger. Esatto: nel romanzo, è proprio il nostro simpatico coniglietto ad essere assassinato e, di conseguenza, tutto si svolge attorno al mistero di chi sia stato.
“Noi cartoni facciamo gli scemi, ma non siamo mica stupidi!” –Roger Rabbit
Anche il modo di uccidere i cartoni è diverso tra le due storie: nel romanzo la temutissima Salamoia -un intruglio capace di sciogliere i cartoni animati- non esiste. Anzi, i personaggi sono praticamente invincibili visto che, per le azioni più pericolose, sono capaci di sdoppiarsi, facendo fare il lavoro sporco al loro doppelganger – cioè la loro copia-.
Adatto a tutta la Famiglia
Come ho già detto, questo film non è stato prodotto su misura dei più piccoli: molte scene hanno riferimenti inadatti e sconci e la trama è fin troppo complicata per essere capita appieno.
“Io non sono cattiva; è che mi disegnano così.” – Jessica Rabbit
Questo non toglie che non sia assurdamente divertente anche per i bambini, visto che i cartoni sono pur sempre tali e devono sempre trovare il modo di strappare qualche risata, anche nelle scene più drammatiche.
La trama è difficile da riassumere in poche parole -e senza spoiler-, posso dire solo che: un coniglio animato insieme ad un detective ormai in rovina e devastato dalla morte del fratello, che vanno alla ricerca di un possibile assassino seriale, daranno come risultato uno stravagante e un lungometraggio degno di Oscar.
É sicuramente un film da rivedere più volte durante la propria vita. La tecnica mista utilizzata è perfettamente in grado di unire 2D e 3D in un unico mondo dove fantasia e realtà umana si uniscono in un unico giallo cartoonesco acclamato dalla critica anche dopo trentacinque anni dalla sua nascita.
Scritto da. Morgana Stefanutti