Guarda in Camera: Sono diventato Oppenheimer
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Can you hear the music” – Ludwig Göransson
Quest’estate sono usciti due film, che in poco tempo sono diventati un fenomeno mediatico. Il primo, ovviamente, è Barbie; ma non c’è storia: il secondo lo calpesta e lo distrugge, ci gioca a flipper e poi lo lancia dalla cima del monte Everest. E non solo con Barbie, ma anche con il 90% del palinsesto cinematografico della storia contemporanea. Questo articolo sarà un resoconto, per parlare del nucleo di Oppenheimer.
0.5 Preparazione
Regia di Christopher Nolan: già con questo presupposto le aspettative sul film sono cresciute esponenzialmente. Non sarebbe stato un classico biopic, nemmeno per idea. Tenet, Memento, Interstellar… Insegnano, e sono un biglietto da visita perfetto per descrivere un pilastro del cinema. Il racconto, infatti, richiede un minuto di dissociazione dalla realtà, per capire come siano ordinati gli eventi e realizzare che tutto il film è diviso in due. La storia non tratta della bomba atomica, ma parte dal processo “fantoccio” contro il fisico J. Robert Oppenheimer – il distruttore di mondi – e la valutazione dell’ammiraglio Strauss, dirigente dell’AEC.
La narrazione complicata alla Nolan c’è, il cast degno di nota pure – Cillian Murphy, Florence Pugh, Robert Downey junior… Devo andare avanti? -, parliamo un po’ di questa storia…
1. Fissione e Fusione
Riassunto velocissimo di Oppenheimer: il fisico studia Fisica – lol -, mette su un progetto per creare un’arma in grado di fermare la guerra su commissione dell’America; l’America lo incolpa di essere un pazzo – e un comunista -. Spostandoci su un piano più serio, la trama segue il protagonista dagli anni accademici, in cui si appassiona alla meccanica quantistica, fino ad arrivare alla trafila del processo montato sotto il Maccartismo, durante gli anni della guerra fredda.
Per chi non è ancora lì con il programma di storia, immaginatevelo come uno stato di paura degli States verso la Russia, che portò a vedere come nemico del governo chiunque avesse avuto a che fare con il comunismo – anche in condizioni assurde, tipo che il parrucchiere della moglie del fornaio una volta era stata approcciata a Sapienza da Lotta Comunista -. Ed ora la parte più importante di questo banchetto luculliano: le emozioni.
2. Emozione
Ogni inquadratura potrebbe tranquillamente essere incorniciata e appesa sopra un caminetto, e le soundtrack che accompagnano la visione contribuiscono ad una sensazione di farfalle nello stomaco e inquietudine, che difficilmente viene associata a dei biopic. Da studente di fisica – come qualcuno mi ha definito, invece di Richard Feynman – il film è terribilmente accurato e le scene in cui Oppenheimer spiega concetti astrusi – come la morte di una stella – fanno, letteralmente, paura.
Non siamo seduti nella platea del cinema, siamo nelle aule dell’Università della California, sull’altopiano di Los Alamos e nelle stanzette del tribunale: questo film coinvolge e avvolge come il calore dell’esplosione di una bomba. Bravo Nolan, perché nonostante il pesantissimo fattore america e la superiorità, come figura scientifica, di Fermi, è riuscito a tirare fuori dal cappello un coniglio esplosivo che si farà sentire a lungo.