Metalgain: Calcutta says Relax
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Controtempo” – Calcutta
È complicato parlare in modo oggettivo di qualcosa che piace, specialmente quando non si parla di semplice “piacere” ma quasi “amore”. C’è un minimo comune denominatore che tutti noi fan dell’indie italiano amiamo, e nasconde il suo vero nome – Edoardo D’Erme – con lo pseudonimo di Calcutta. Questa introduzione è un disclaimer: quando si parla di lui, è difficile non mostrare affetto per qualcuno che spesso ci teneva compagnia, specialmente nei momenti più bui. Calcutta, papà di Frosinone, Cosa mi manchi a fare e Pesto; creatore delle soundtrack migliori per ogni cuore spezzato è tornato. E che ritorno.
A te, fra 5 anni
“In questi 5 anni che hai fatto, hai cercato parcheggio?” -Sergio Friscia
La prima domanda a cui rispondere prima di gridare “È uscito il nuovo disco” è proprio questa: che fine aveva fatto Calcutta? Sono passati 5 anni da Evergreen, suo ultimo album, e fatta eccezione per qualche feat., il cantautore degli United States of ProvinciaDiLatina sembrava essere finito nel dimenticatoio. Scandagliando i social – e con i poteri dell’internet – sono arrivato ad una sua intervista risalente all’anno scorso:
“Penso che non sia il momento giusto per far uscire un disco, perchè non dico che ci deve essere sempre la festa quando esce un mio lavoro ma preferirei ci fosse un po’ più di serenità.” -Calcutta su LiveMedia 24
La risposta è qui, ed è semplicissima: non era ancora il momento giusto. Partendo da questo concetto ci si potrebbe montare una rubrica intera; ma adesso è il momento di gridare.
È uscito il disco nuovo
Il 20 ottobre 2023 esce su tutte le piattaforme di streaming musicale “Relax”, il cui nome richiama il modo con cui è stato “partorito”. In questi anni Calcutta ha fatto diverse cose, ma non ha mai smesso di scrivere: la scelta delle canzoni, dei testi e delle sonorità non è stata alla sinfasò: per usare le sue parole “i pezzi non devono litigare tra loro”.
Tutti – occhiolino per chi ha capito la battuta – i brani sono in sintonia, e riescono a dare all’intero album un’identità ben precisa e facilmente riconducibile a Edroado. Con calma, con molta calma, le canzoni raccontano i 5 anni di silenzio, e spesso richiamano dei temi ricorrenti della sua lore. Di nuovo, con molta calma, parliamo dell’album.
Glow Up
Siamo cresciuti tutti da i tempi di Evergreen e queste undici canzoni lo dimostrano. Un Coro di voci non proprio bianche ci accoglie nella prima parte del disco, composto proprio da Coro, Giro con te, Controtempo, 2minuti e Tutti. Allegre e spensierate, sulla carta, ancora non toccano tasti dolenti o non lasciano trasparire quella malinconia calcuttiana con cui, bene o male, siamo tutti in risonanza. In sintesi, sono perfette se volete sbrigare le faccende di casa canticchiando qualcosa e muovendo a ritmo la testa:
“Come un lampo sopra la città, ti ho vista in un angolo.” -2minuti, Calcutta
Certo, fino a che non si arriva a Tutti, che collega, insieme ad Intermezzo3, le due parti dell’album. Preparate i fazzoletti, adesso si piange.
Glow Down
Lascio il palco a SSD, Loneliness, Ghiaccioli, Preoccuparmi e Allegria…
“Se questo è il mondo allora forse lo rifiuto.” – SSD, Calcutta
Purtroppo non ce la faccio ad essere oggettivo: questa parte dell’album si riassume con la parola “mancanza”. È una sensazione complicata da descrivere e per niente involontaria, dato che le melodie non sono più un simpatico groove ma dei lenti e disperati pianti, che uniti a dei brevi strumentali, sembra vogliano darci spazio per riflettere. Riflettere e crescere. Anche qui c’è un piccolo neo, ovvero Loneliness, ma i mood di SSD e Preoccuparmi dominano il finale dell’album. Allegria…
“Calcutta pagaci lo psicologo.” -Tipico messaggio dei fan
Calcutta ci – e soprattutto mi – era mancato. Relax è un disco molto preciso, ed è anche questo il motivo per cui su 5 anni di assenza ci sono arrivate solamente undici canzoni. C’è poco altro da dire, prima del tour – totalmente sold out – di novembre e dicembre, se non: applausi.