Giornata mondiale dell’ascolto: i suoni migliori
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Listen” – Beyoncé
21 ottobre: apparentemente un giorno come tanti altri, un normalissimo sabato d’autunno. Invece, oggi, è una data importante. Ricorre la Giornata Mondiale dell’Ascolto, e di questi tempi sappiamo benissimo l’importanza di una tematica del genere. Noi, però, proviamo a reinterpretarla in maniera leggermente diversa da quella canonica: parliamo di un altro tipo di ascolto, per tutti quelli che – come la sottoscritta – hanno la soglia della concentrazione pari a zero.
Che sia perché avete una famiglia numerosa, o perché stanno facendo i lavori sotto casa, o semplicemente perché vi distraete anche col ronzio di una zanzara, i rumori di sottofondo non favoriscono il nostro studio e la nostra concentrazione, o il nostro relax. Perciò, cuffiette alla mano, perché stiamo per scoprire suoni che vi potrebbero creare dipendenza!
Rumori bianchi: natura rilassante
“Processo aleatorio che descrive un segnale caratterizzato da uno spettro costante […] ” – Treccani
Così Treccani definisce il rumore bianco; termini sicuramente molto tecnici ma, probabilmente, poco vicini a noi. Per farvela semplice, sono suoni che non hanno né ritmo né melodia, costanti e continui, spesso emessi da fonti naturali o artificiali anche nella vita di tutti i giorni. Esempio classico: il rumore della pioggia, di una cascata, o delle onde del mare – l’acqua ha sempre il suo fascino, dobbiamo ammetterlo -.
Questi suoni così particolari hanno spopolato, , soprattutto negli ultimi anni, perché aiutano molto a concentrarsi, ma anche a rilassarsi e ad addormentarsi. Non c’è un vero e proprio studio scientifico che lo garantisce, ma molti, dal momento che l’effetto benefico è innegabile, ci hanno creato un vero e proprio business sopra: basti pensare che Todd Moore, con il suo podcast Tmsoft’s White Noise Sleep Sounds, arriva ai 50mila ascolti giornalieri, che corrispondono ad una somma non trascurabile di denaro.
Se non avete mai provato a studiare con questo tipo di sottofondo, allora vi consiglio vivamente di farlo, solo così potrete capire se effettivamente “isolarsi” un po’ dal mondo, in certe situazioni, può essere utile!
Musica associata
Per le anime più artistiche ho una valida alternativa ai suoni naturali: la musica. Credo che più o meno tutti abbiamo constatato che studiare con la musica che amiamo sia pressoché impossibile: la distrazione e la voglia di cantare e ballare ci distoglierebbero completamente da ciò che stiamo facendo. Ma non temete, la soluzione si trova proprio su YouTube ed è la Lofi-girl. Si tratta di una ragazza disegnata in stile anime che siede sulla sua scrivania e studia in un loop infinito. Chiaramente, il sottofondo presente è quello dei cosiddetti Lofi-beats, perfetti da utilizzare mentre abbiamo altro a cui pensare.
Al contempo, però, hanno innumerevoli vantaggi: è una musica priva di testo, che, quindi, ci permette di concentrarci a pieno su ciò che stiamo facendo. Inoltre, riduce l’ansia e lo stress, permettendoci di rilassarci. Anche in questo caso, se non vi siete mai imbattuti nella misteriosa figura della Lofi-girl, vi suggerisco quantomeno di provarci. Vedrete che non resterete delusi!
In una giornata che tratta un argomento così importante, credo sia fondamentale ricordare che a volte indossare un paio di auricolari e cercare di star bene con sé stessi è la prima forma di ascolto. Soprattutto, se non ci sono parole o suoni troppo forti che ci impediscono di farlo. Non scordiamoci che imparare ad ascoltare gli altri significa anche ascoltare sé stessi. E, magari, suoni e musica del genere possono aiutarci a farlo.