Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Beggin’” – Plankton

L’intelligenza artificiale non è più una novità e quasi non ci stupisce più. Nonostante questo, molti trend sui social si basano su delle AI e sulle loro creazioni: tra dipinti generati automaticamente, correzioni  di fotografie e cover improbabili non si capisce più niente. A proposito di canzoni, ovviamente, sono dovuta entrare in gioco io. Mi sono fatta strada in una giungla di video e ho scoperto che Plankton è capace di cantare Beggin’ senza troppi sforzi. 

Tanto per Essere Chiari

Ovviamente tutti questi video non escono fuori dal nulla, ma da un computer creato proprio per generare suoni di qualsiasi tipo. La maggior parte dei siti in grado di fare questo sono a pagamento -intorno a 7€ al mese- ed hanno molti modelli tra cui scegliere. Questi sono frutto di registrazioni audio di ogni tipo. Per esempio per Michael Jackson l’intelligenza artificiale deve prima raccogliere tutti i file audio che riesce a trovare e metterli insieme, per poi scomporli e ricomporli in nuove parole e canzoni. 

Potrebbero fare un’ottima cover di Back To Black – Ph. Credits KnowYourMeme

Tutto ciò ha una base etica molto importante e da considerare: tutti i file di cui il computer ha bisogno per fare questo lavoro sono raramente pagati e i copyrights non vengono rispettati come si dovrebbe. Questo succede soprattutto con i siti gratuiti che non si fanno nessuno scrupolo a prendere e rubare informazioni da qualsiasi sito internet. Questo succede anche nei disegni generati automaticamente: le immagini provengono da lavori di altri artisti -questa volta umani- che li hanno pubblicati sui social. 

Tanto Per Divertirsi

Tralasciando le ramanzine, posso ammettere che quest’attività può essere molto divertente. Io, per esempio, ho provato a trasformare Black Glass Communion dei Mayhem in una cover di Michael Jackson e… Non è finita molto bene: il risultato è su questo link, ma non ci si capisce molto. 

Ecco dove erano nascoste le sue skill da musicista – Ph. Credits Tenor

Probabilmente è perché ho usato uno dei siti gratuiti -il giorno in cui avrò i soldi per fare un abbonamento dedicato a questo ve lo farò sapere- quindi ho deciso di cercare qualcosa su YouTube e devo dire che è andata esattamente come mi aspettavo. 

https://www.youtube.com/watch?v=SIWKf2sZfok

E, considerando che c’è un’intera serie di questi video sul profilo del creatore, capisco perché così tante persone hanno dato il loro contributo al trend, sia su TikTok sia su Instagram. 

Scritto da: Morgana Stefanutti