TikTokTak: C’è Bisogno di Un Altro Esorcismo
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “The Nun” -Original Motion Picture Soundtrack
A quanto pare, quando metto piede in rubriche di altri, devo sempre fare in modo di corromperle con qualche storia horror qua e là. Questo mercoledì, infatti, ho preso le redini della rubrica TikTokTak per parlare dell’ultimo film di The Nun, uscito agli inizi di settembre. Però, visto che la saga contiene due film, perchè limitarsi solo ad un esorcismo?
Il Primo Film: L’inizio di Tutto
Come,quasi, ogni film horror che si rispetti, questa piccola saga inizia con un suicidio di una suora. Ovviamente non è un gesto fatto a caso e, anzi, l’intera storia si rivolgerà intorno al perché una suora abbia dovuto compiere questo peccato estremo.
“L’hai vista anche tu? Io l’ho vista vagare nei corridoi di notte, tutti l’abbiamo vista. Sembra una di noi, ma non lo è.” – La descrizione di Suor Oana del demone
La vicenda si svolge nel monastero di Cârța, un palazzo in Romania che esiste anche nella vita reale -tanto per rendere le cose più piacevoli-. Il vero segreto di questo monastero, però, è la cripta: dentro quella stanza si nasconde un portale che permette al male di entrare nel nostro mondo e diffondersi. Per fortuna, fino ad ora, ci sono state le suore del monastero, pronte a fermare qualsiasi forza demoniaca con la loro preghiera e un buon esorcismo. Anche se non funzionerà per sempre.
“Non possiamo smettere di pregare neanche per un secondo. Questo convento pratica l’adorazione perpetua da secoli. Preghiamo a turno per non interrompere mai la veglia.” -Suor Oana
Una trama piena di nodi temporali, visioni e miracoli, aiuta Suor Irene, padre Burke e Maurice a proteggere il mondo dalla forza del demone Valak. La storia, però, si mostra aperta ad un sequel tramite vari spunti che forniscono le ultime scene, ma non ho voglia di spoilerare.
Secondo Film, Stesso Demone
Anche nel secondo film ci troviamo accompagnati dallo stesso demone, Valak, che, in qualche modo, è riuscito a scampare dal sigillo creato nel prequel. –Ovviamente il motivo è spiegato, ma, ripeto, non voglio fare spoiler-.
In questo caso, però, scordatevi padre Burke: dopo la sua morte a causa del colera, viene sostituito da una suora novella amica di Suor Irene. Le due si trovano ad indagare su una pista quasi vuota che le porta ad una persona che conosciamo bene: Maurice. Il ragazzo è, infatti, diventato custode di un collegio dove –guardacaso– stanno avvenendo fatti così inquietanti, da richiedere una sorta di esorcismo. In questo film i miracoli hanno lasciato spazio ad una possibile storia tra Maurice ed un’insegnante, alle cattiverie fatte ad una piccola bambina e a tanti, quasi troppi, jumpscare. Infatti, una cosa che si nota subito, è che, in confronto al primo film, questo è molto più splatter e concentrato sul “fare paura”, mancando così di trama vera e propria. Vi dico solo che, ad un certo punto, esce fuori una capra. Così, per fare scena.
Insomma, questo tipo di film, bene o male, parla sempre delle stesse cose: un demone cattivo che uccide persone, un prete che ha esperienza in queste cose ed una suora predestinata sono diventati quasi la ricetta perfetta per un film horror moderno. Però, non dobbiamo dimenticare il vero film -e libro, ovviamente- che ha dato inizio a questo trend: tutte queste storie contengono sempre un minimo di Esorcista e la saga di The Conjuring non è da meno.
Scritto da: Morgana Stefanutti