Cavi non fili: una goccia di sangue e la pillola va giù
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Drugs” – UPSAHL
Qualcuno ha paura delle altezze, qualcun altro dei serpenti o dei ragni, io ho paura di chi riesce a truffare il mondo intero senza rendersene conto, come quelle persone in grado di vendere il ghiaccio agli eschimesi.
Perché tutti credono a ciò che dicono? Cosa hanno di così speciale?
Di solito è autostima, con un pizzico di testardaggine e tanta follia.
Un cocktail fatale, che forgia geni e criminali in numeri uguali; ma quale dei due sia Elizabeth Holmes, ancora non è chiaro.
“sarò milionaria”
La serie The Dropout è una vera e propria docuserie sulla frode sanitaria più famosa della storia: mai sentito parlare della Theranos?
“Theranos” era il nome dell’azienda fondata da Elizabeth Holmes quando aveva soltanto 19 anni e un sogno in testa: diventare milionaria.
Pensò ad un progetto innovativo dopo l’altro, partì da un cerotto in grado di fare diagnosi e somministrare terapie allo stesso tempo – da qui il nome Theranos, unione di “therapy” e “diagnosis”- per arrivare ad una macchina delle analisi del sangue che necessitava di una sola goccia di sangue per funzionare.
Niente di troppo sconvolgente per un italiano abituato al sistema sanitario gratuito, – o quasi – ma per gli americani, schiacciati dai costi delle assicurazioni, l’invenzione della Holmes apriva la strada ad una rivoluzione; le analisi sarebbero costate pochissimo, da quel momento in poi.
Genio criminale
Un genio, senza dubbio: Elizabeth era già armata di buona volontà, le servivano soltanto i soldi per iniziare. Si affacciarono i primi investitori, furono aperti i primi studi, i primi laboratori e vennero fatti i primi test di funzionamento sulle macchine etichettate “Theranos”.
Oppure una criminale senza scrupoli: le macchine non erano pronte e la Holmes portò dei risultati falsi agli investitori.
Il suo progetto non funzionava, ma la FDA non ne sapeva niente mentre lo approvava.
Quando i test della Theranos diventarono la seconda modalità di analisi più diffusa in America, le bugie portarono a diagnosticare, tra i tanti risultati fallati, un aborto mai avvenuto, un positivo HIV in realtà sano e un cancro mai esistito.
Bagno di colore
L’impatto avuto sul mondo dell’economia è stato così negativo, da impedire a donne bionde con gli occhi azzurri di ricoprire ruoli di rilievo nelle aziende della Sylicon Valley. Si sono spesso sentite dire:
“Non ti puoi tingere i capelli? Somigli troppo ad Elizabeth Holmes.”
A quanto pare, non sono l’unica ad averne paura. Il punto è cercare di capire come una ragazza di soli 19 anni sia riuscita a raggirarsi squali dell’economia mondiale montando e smontando immensi castelli di bugie.
E qui si dividono le scuole di pensiero. Niente di troppo profondo o filosofico: le considerazioni fatte su Elizabeth Holmes riguardano la sua apparenza, perché solo i libri non si giudicano dalla copertina, e sono tutte ben visibili in The Dropout.
Chi sono io?
Nella serie, ogni volta che Elizabeth aveva un set fotografico o un’intervista, le portavano sempre dei vestiti puliti tutti neri. Effettivamente, la Holmes si vestiva sempre di nero e portava quasi esclusivamente abiti maschili. Unico tocco di colore era il rossetto rosso che accentua così bene quegli occhi azzurri da cerbiatto innocente.
E spesso, in The Dropout, le dicono che quel suo bel faccino è la loro fortuna– in questo caso, il faccino di Amanda Seyfried -. Ogni cosa che fa e dice in pubblico è costruita per farla sembrare affidabile davanti agli investitori maschili: mai frivola, mai colorata, ma pur sempre donna, pacata, dolce. Per loro, assolutamente perfetta.
Si dice che fingesse anche la sua caratteristica voce bassa. Secondo alcuni studi, una voce bassa verrebbe percepita, da chi ascolta, come più affidabile e persuasiva rispetto ad una tonalità più alta, tipicamente femminile.
The Dropout trascina chi la guarda nel mondo di una ragazza controversa, che è cresciuta nell’inganno perfetto e tutt’oggi non riesce ad uscirne: è ancora convinta di essere un genio buono.
Scritto da: Alice 5D