Lista 1 Fidelis: voglia di cambiare
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Change” – Louis Tomlinson
28 ottobre 2022: prima assemblea di istituto del Liceo Scientifico Statale J. F. Kennedy.
La aspettavamo tutti, inutile negarlo. E devo dire che le aspettative non sono state deluse.
Abbiamo, infatti, avuto l’occasione di ascoltare i programmi della Consulta Provinciale e delle due liste candidate alla rappresentanza d’istituto.
Noi del YCB, naturalmente, non potevamo farci sfuggire l’occasione di farci una chiacchierata con i candidati ad un ruolo così importante.
La lista 1 di quest’anno è la Lista Fidelis, di cui fanno parte: Alessandro Cartocci, del 5°E, Simone del Monte, del 5°F, Marta Zanellati, del 5°B e Matteo Sangiovanni del 5°D.
Obiettivi da raggiungere
Per cominciare in bellezza, volevamo avere un’idea chiara dei punti principali proposti dalla Lista 1, che potete trovare anche nel loro volantino.
Parlando con loro, però, siamo riusciti a capire, in sintesi, quali sono gli obiettivi principali che vogliono raggiungere, nel caso dovessero vincere le elezioni.
“Vogliamo una scuola unita, una scuola dove tutti si sentano liberi di esprimere le proprie idee”
– Marta Zanellati, 5°B
E allo scopo di riuscire a creare concretamente un ambiente del genere, la Lista Fidelis vorrebbe mettere a disposizione un box domande, per permettere a ciascuno studente di esprimere la propria opinione, così da poter prendere le decisioni più importanti assieme.
“Siamo i rappresentanti degli studenti, non di noi stessi”
– Marta Zanellati, 5°B
Alessandro, invece, si sofferma su un altro aspetto, quello della socializzazione.
“Quello che vogliamo, in sintesi, è migliorare la vita scolastica, formando un gruppo di scuola che al Kennedy, purtroppo ha sempre faticato a crearsi.”
– Alessandro Cartocci, 5°E
Proprio per questa ragione, nel loro programma sono presenti le giornate di socializzazione, destinate proprio a favorire una scuola più unita.
Motivazione e volontà
Per ricoprire un ruolo così importante, però, serve sicuramente una grande motivazione e forza di volontà.
Simone, ad esempio, ci ha spiegato che ha voluto candidarsi sia per migliorare il Kennedy come scuola sia per rappresentare al meglio gli studenti.
Ma ognuno di loro ci ha dato una ragione diversa.
Alessandro ci ha detto:
“Il motivo per cui mi sono candidato è che voglio essere ricordato. Voglio sapere che se verrò di nuovo al Kennedy, diranno: ‘Cartocci ha reso questa scuola migliore‘ ”
– Alessandro Cartocci, 5°E
Matteo, invece, ha spiegato che al di là di tutto, secondo lui, è un’esperienza che va fatta, perché ha tanti vantaggi.
Ti permette di uscire dalla zona di comfort, di metterti in mostra e di prenderti delle responsabilità.
È senza dubbio un ruolo che fa crescere e maturare.
“Io, invece, sono una persona molto determinata, mi piace organizzare le cose. […] Nel momento in cui credo tanto in qualcosa che faccio io o nelle idee di qualcun altro, spingo finché posso per portarle avanti.”
– Marta Zanellati, 5°B
Il punto cruciale su cui poi si sofferma Marta, è quello del cambiamento.
Descrivendo il Kennedy come una scuola in cui le cose sono rimaste sempre – sostanzialmente – uguali, ci ha fatto capire che il suo desiderio è quello di portare un cambiamento vero, proprio perché crede in questa scuola e in quello che la sua lista può dare ad essa.
Conoscenza ed esperienza
Il panico pre-voto è una situazione che si verifica piuttosto spesso.
Non si sa se ci si può effettivamente fidare delle proposte che portano i candidati e, se non si conoscono di persona, è anche difficile trovare un buon motivo per votarli.
Perciò, abbiamo chiesto alla Lista 1 di darci una ragione per sceglierli.
“Siamo ragazzi di quinto, conosciamo la scuola meglio di chiunque altro. […] Conosciamo i professori, la preside […] e sappiamo anche come relazionarci con i più grandi”
– Simone Del Monte, 5°F
Alessandro ha aggiunto che sanno cosa significa essere rappresentanti di istituto, in quanto hanno lavorato a stretto contatto con quelli degli anni precedenti.
Hanno già avuto, quindi, un assaggio di ciò che significa rivestire una carica scolastica di questo tipo.
Inoltre, tutti hanno sottolineato l’importanza della collaborazione con voicebookradio.com, che potrebbe essere estremamente utile per portare avanti molti progetti.
In più, sia Marta che Alessandro, hanno precisato che un altro fattore importante riguarda quello della conoscenza della scuola prima, durante e dopo la pandemia.
Essendo tutti in quinto, hanno avuto l’occasione di vivere sulla propria pelle tutte queste modalità scolastiche diverse.
Lo scopo a cui mirano, infatti, è anche quello di riportare la scuola a com’era prima del Covid-19, visto che molti dei più piccoli hanno conosciuto solo alcuni aspetti del nostro liceo.
Dialogo alla base
Eppure, si sa, c’è sempre chi si fida di più e chi si fida di meno delle promesse.
Finché non si vedono i fatti, si tende ad essere molto dubbiosi.
Perciò, i candidati della Lista Fidelis hanno dato un messaggio a tutti quelli che non se la sentono ancora di affidarsi a loro.
“Venite a parlare con noi per farvi un’idea molto più chiara di quello che siamo”
– Marta Zanellati, 5°B
Anche Alessandro, sulla stessa lunghezza d’onda di Marta, ha invitato tutti gli studenti più scettici a cercare un dialogo di persona, in modo da poter risolvere tutte le perplessità.
Matteo, invece, si è soffermato sul fatto che non bisogna avere “timore” dei più grandi, ma parlarci serenamente.
Un altro degli obiettivi, infatti, è proprio quello di abbattere la “barriera” tra più piccoli e più grandi.
Simone, poi, legandosi alla domanda, ci ha illustrato un punto di forza fondamentale per la sua lista.
Ha precisato che tutti gli obiettivi del loro programma sono stati già discussi con la preside, per stabilire quali fossero fattibili e quali meno, e per trovare insieme delle soluzioni.
“Il nostro motto è se diciamo una cosa, stai sicuro che la facciamo.”
– Simone Del Monte, 5°F
Vi hanno convinti?
A prescindere dalla risposta, ora sapete qualcosa in più sulla Lista Fidelis.
E magari le idee vi si saranno un po’ chiarite!
Scritto da: Benedetta, 3G