La Felicità: una ricerca infinita
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Happiness is a butterfly” – Lana Del Rey
La Felicità è un concetto che non si può definire in modo universale. Ognuno ha una sua interpretazione di questa parola così bella, ma così complicata.
Stare davvero bene, forse, è il sinonimo più efficace.
E la vita di Chris Gardner, raccontata nel film “La ricerca della felicità”, è stata veramente piena di difficoltà prima di raggiungere questa condizione.
Ma cosa serve, veramente, per essere felici?
È una domanda alla quale non si può dare una risposta obiettiva e sempre vera, tuttavia questo film di Gabriele Muccino, del 2006, permette di rifletterci su.
Sicuramente, vedendolo, farà pensare anche voi!
Nient’altro che la verità
Questo film, tratto dalla vera storia di Chris Gardner, interpretato da Will Smith, parla della vita di un uomo che ogni giorno cerca di uscire dalla sua condizione economica difficile, vendendo scanner per rilevare la densità ossea.
Tuttavia, la sua attività non gli garantisce un’entrata fissa, anzi, le vendite scarseggiano.
La moglie, stanca di questa situazione, abbandona sia lui sia il figlio piccolo, Christopher – interpretato dal piccolo Jaden Smith, figlio di Will anche nella vita reale -.
Così, Chris si trova a dover mantenere sé stesso e suo figlio, senza una casa, perché da solo non riesce a pagare l’affitto, e senza un lavoro fisso.
Ma un giorno, ecco che arriva l’illuminazione: vede un uomo su una Ferrari, ben vestito ed evidentemente ricco, perciò gli chiede:
“Due domande: che lavoro fa, e come si fa?”.
Lui risponde che è un broker, e gli spiega che per farlo è importante saperci fare con i numeri.
Chris, allora, si cimenta in questa avventura, che sarà piena di ostacoli, di imprevisti, di responsabilità e di momenti duri; ma a spingerlo ad andare avanti sarà sempre il desiderio di felicità.
Segreti ben nascosti
Al di là della bellezza e dell’emozione fortissima, c’è anche da dire che è particolarmente ricco di curiosità molto interessanti.
Prima fra tutte: in una delle scene finali del film, c’è un cameo del vero Chris Gardner, che si scambia uno sguardo molto eloquente con Will Smith.
Inoltre, nel titolo in lingua originale del film, The Pursuit of Happyness – e non Happiness -, l’errore di ortografia non è una svista degli autori, ma prende ispirazione dal graffito accanto alla scuola di Christopher che appare nel film.
Fateci attenzione e lo noterete!
Lottare per la felicità
Ora, il messaggio del film è forte ed estremamente significativo. Ma non deve essere frainteso come un:
“I soldi fanno la felicità” , perché non si tratta affatto di questo.
Bisogna scavare più a fondo nel film, per capire che, in realtà, quello che vuole trasmetterci è che la felicità non è mai dietro l’angolo.
Bisogna cercarla a fondo, superare ostacoli, combattere mostri più grandi di noi, ma alla fine, quando la troviamo, comprendiamo che ne è valsa davvero la pena.
La felicità non si può comprare, ma con sacrifici, determinazione, umiltà e speranza si può guadagnare.
Scritto da: Benedetta, 3G