Fronteretro: Griet è il dettaglio
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Body Paint” – Arctic Monkeys
Una sola pennellata o dettaglio possono cambiare radicalmente l’intero dipinto; lo sa bene Tracy Chevalier, autrice del libro “Girl With a Pearl Earring” da cui è tratto l’omonimo film.
Perché non vi ho detto una cosa nell’altro articolo: il film, tutto sospiri e sguardi, di cui vi ho parlato è, in realtà, la trasposizione cinematografica di un libro acclamatissimo dalla critica per i suoi dettagli.
E se è vero che il cinema “è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio”, come disse Fellini, è anche vero che in un’ora e 40 minuti potrebbero non entrare tutti i dettagli necessari a completare l’opera: voglio rendere giustizia alla protagonista.
Olio su tela
Griet è un personaggio complesso, una grande appassionata d’arte.
“Me lo ricordavo bene, ricordavo di aver pensato di essere stata proprio in quel posto tante volte e di non aver mai visto Delft nel modo in cui l’aveva vista il pittore”
– Griet, “Girl With a Pearl Earring”
Il motivo per cui Vermeer, il pittore presso cui lavora, si interessa a lei è proprio la sua sensibilità ai colori: già da subito, Griet dimostra di avere un innato senso estetico per l’accostamento dei colori e di aver spesso contemplato dipinti dei grandi artisti olandesi.
Questo, nel film, non solo non si capisce, ma non viene neanche fatto un cenno a suo padre artista.
Occhi parlanti
Griet è un personaggio complesso, una figlia sensibile e amorevole.
“Le cavità oculari di papà si ingrandirono, come se avesse avuto ancora gli occhi e stesse guardando di nuovo il dipinto.”
– Griet, “Girl With a Pearl Earring”
Si capisce dalla citazione: il papà di Griet è diventato cieco lavorando e non può più mantenere moglie e figlie.
Così, lei si ritrova costretta a lavorare, ma porta con sé una capacità acquisita grazie al padre: quella di descrivere qualsiasi opera d’arte nei minimi dettagli.
Era diventata i suoi occhi, pronti a narrare ogni nuovo dipinto, a rallegrare un povero anziano nei momenti più bui.
La cera è cera
Griet è un personaggio complesso, una ragazza intelligente che va oltre le differenze.
“ Lei [mia madre] mi diede […] un libro di preghiere da leggere quando avessi avuto bisogno di fuggire dal cattolicesimo intorno a me.”
– Griet, “Girl With a Pearl Earring”
La sua famiglia è protestante, quella di Vermeer cattolica; due categorie che non sono mai andate troppo d’accordo, ma nel 1600 era molto peggio.
Griet non ci fa caso: rispetta le differenze della famiglia presso cui vive e non li giudica, a differenza di sua madre.
É lei a notare che le candele in chiesa sono solo candele, non esiste cera protestante o cattolica. Tutti pregano davanti alle stesse candele e tutti cercano la stessa cosa.
Griet è un personaggio talmente pieno di personalità da non entrare tutto in un articolo.
Anche perché, quello che vi ho detto, è nelle sole prime 8 pagine del libro…
Scritto da: Alice 5D