Giorni di festa e di meritato riposo
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Lasciatemi dormire” – Maria Chiara Fraschetta
Il nostro liceo, J.F. Kennedy, come tutti ben sappiamo, ha riaperto le sue porte, per farci iniziare il nuovo anno scolastico 2022-2023.
Questo significa rimettere le sveglie alle sei o alle sette di mattina, ricominciare a impegnarsi nello studio, riprendere le attività invernali… e arrivare a fine giornata con una voglia irrefrenabile di buttarsi sul letto e dormire per tre giorni di seguito.
Non preoccupatevi, però, l’inizio è sempre così!
Inoltre, anche se le vacanze sono appena finite, non temete perché quest’anno non mancheranno le occasioni per riposarci.
Quindi, anche se siete già stanchi, non disperate: tornerà quell’amato periodo dell’anno chiamato “vacanza” o “ponte”!
Un rientro non troppo lungo
Alla prima pausa dell’anno non manca molto, se questo vi può consolare.
Si tratta di circa un mese e mezzo di attesa, ma direi che si può fare, considerando che veniamo da tre mesi della stagione tanto amata da molti.
Il primo ponte dell’anno infatti sarà quello di Tutti i Santi, che vedrà come protagonisti i giorni 29, 30, 31 ottobre e 1 e 2 novembre.
Cinque giorni di riposo non sono affatto male eh?
Infatti il 29 cadrà di sabato, il 30 di domenica e di conseguenza effettivamente perderemo, come giorni feriali, il 31, cioè Halloween, l’1, che è Tutti i Santi, e il 2, giorno in cui, nella religione cristiana, si ricordano i defunti.
Per tutti quelli che hanno visto il film d’animazione Coco, o che comunque ne hanno sentito parlare, in Messico, quest’ultimo giorno è definito “El día de los muertos”.
Si tratta di una giornata in cui la morte viene vista non come un avvenimento triste o brutto, ma le si fa una festa piena di cibi e bevande tradizionali, molto colorati, spesso accompagnati da rappresentazioni caricaturali della morte.
Insomma, ventiquattr’ore in cui la morte non fa più paura.
Sicuramente ha qualche affinità con il nostro Halloween, ma el día de los muertos ha origini precolombiane.
Beh, diciamo che questo ponte sarà lungo e pieno di festività.
E soprattutto sarà un po’ come il primo intervallo a scuola: necessario per ricaricare le energie perse alle prime ore.
Festa dell’Immacolata, pausa pre-natalizia
Circa un mese dopo, l’8 dicembre per l’esattezza, si festeggia l’Immacolata Concezione, una festa religiosa, di cui, però spesso, non si conosce il significato.
L’Immacolata Concezione è un dogma religioso, in cui si sancisce che la Vergine Maria, madre di Gesù, sia stata l’unica donna nata e concepita senza il peccato originale.
Si festeggia l’8 dicembre perché viene considerata la data ipotetica del concepimento – senza peccato originale, appunto – della Madonna.
Quest’anno, l’8 dicembre, capiterà di giovedì, e quindi il 9 faremo ponte e torneremo a scuola direttamente il 12, dopo il weekend.
Beh, direi che questa è proprio un’ottima notizia. Un secondo stacco, non troppo distante dal primo, ci vuole.
Inoltre, essendo il periodo così bello, magari si potrebbe approfittare dell’occasione per farsi un giro fuori Roma, in modo da staccare completamente dai ritmi veloci della città.
Sempre nel cuore
Ho conosciuto tante persone nella vita, ma quasi nessuno mi ha mai detto che non sopporta il Natale. Il freddo pungente ma piacevole al tempo stesso, i pranzi in famiglia con parenti che non sapevamo di avere, il cenone, i regali…
Io sono di parte, ma credo veramente che il Natale sia una festa meravigliosa. Se ci fosse la neve, poi, ancor di più, ma sappiamo che qui a Roma è difficile.
Da non dimenticare, poi, il Capodanno: un nuovo inizio, un’occasione per lasciarsi alle spalle le cose brutte e coltivare quelle più belle, un modo di ricominciare.
Anno nuovo, vita nuova. Poi magari i propositi non si riesce a rispettarli, ma l’intenzione conta moltissimo.
E non dimentichiamo l’Epifania, festa molto sottovalutata, forse perché ci fa pensare all’imminente ri-inizio della scuola.
Fatto sta che dal 23 dicembre al 6 gennaio, compresi, saranno giornate piene e stupende.
Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi
Pasqua, quest’anno, durerà più degli anni passati. Infatti già da mercoledì 5 aprile saremo in vacanza e torneremo a scuola il 12 dello stesso mese.
Non sono molti giorni a dire la verità, ma sono più che comodi: sono i primi di aprile, quindi sono come una ricreazione che spezza tra l’inizio del 2023, che possiamo metaforicamente paragonare alle prime ore, e l’estate 2023, che possiamo comparare con l’uscita da scuola.
E poi, la Pasqua è un’ottima occasione per riposarsi un attimo e riprendere le forze per affrontare l’ultima parte dell’anno.
L’8 giugno è vicino
In realtà, poco dopo le vacanze di Pasqua ce ne stiamo di nuovo a casa per quattro giorni, il 22 aprile, il 23, il 24 e il 25, l’importantissima Festa della Liberazione.
È interessante osservare che non tutti sono d’accordo all’unisono sul fatto che in questa giornata così importante si debba stare a casa, perché si rischia che poi i più giovani non sappiano nemmeno cosa si festeggi.
Voi che ne pensate? Secondo voi, se le scuole fossero aperte quel giorno, sapremmo tutti bene di cosa si tratta?
Poco dopo il 25 aprile, c’è un’altra data importante di festa: il 1° maggio, la festa dei Lavoratori, che cadrà di lunedì.
Questa festività è proprio il 1° maggio perché nel 1886, in questa data, vi fu un’importantissima manifestazione per ridurre la giornata lavorativa a 8 ore negli Stati Uniti, poiché a quei tempi, si arrivava anche alle 16 ore al giorno, in condizioni a dir poco pessime.
La protesta durò tre giorni e culminò in una battaglia in cui persero la vita 11 persone.
Questa protesta divenne il simbolo delle rivendicazioni degli operai che, in quegli anni, lottavano per i loro diritti.
È una festa davvero troppo importante, per passare come un semplice giorno di riposo.
L’ultima data prima del tanto atteso, 8 giugno, è il 2 giugno, la Festa della Repubblica.
Piccolo reminder per chi si fosse dimenticato quanto sia fondamentale questa festa: il 2 giugno del 1946 venne effettuato il referendum per scegliere tra monarchia e repubblica, e tutti sappiamo, per fortuna, come andò a finire.
Ma soprattutto, per la prima volta, anche le donne italiane ebbero la possibilità di esprimere il loro pensiero attraverso il voto.
Perciò, questa data non può essere dimenticata.
A conclusione del viaggio
Siamo arrivati al giorno tanto atteso, l’8 giugno. Già me lo immagino quel giorno: gavettoni, urla di felicità e divertimento.
Ricomincerà il percorso di tre mesi appena terminato. E, a pensarci bene, l’estate non è poi così lontana.
Per ora, concentriamoci sul vivere al meglio quest’anno scolastico, senza pensare solo a quando potremo riposarci, ma sfruttando ogni giorno al meglio.
Così l’attesa sarà meno pesante, e l’anno ancora più bello.
Scritto da: Benedetta, 3G