Pomodoro: un nome, una garanzia!
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Viva la pappa col pomodoro” – Rita Pavone
Il pomodoro è decisamente alla base della nostra alimentazione: contorno molto versatile, salsa che mettiamo nella pasta, sulla pizza e su molto altro.
È un frutto – sì, perché dal punto di vista botanico si definisce tale – molto buono e che, specialmente qui in Italia, ha un valore davvero importante, sia dal punto di vista tradizionale che da quello innovativo.
Insomma, è uno di quegli alimenti che, nel modo giusto, si può mettere quasi ovunque e sempre con successo!
Perciò, è bene conoscerlo anche nei dettagli per usarlo al meglio. Non mi resta che augurarvi una buona lettura!
Una storia dorata
Per quanto possiamo pensare che il pomodoro, in qualche modo, ci appartenga e sia italiano al 100%, dobbiamo ricrederci.
Infatti è originario del Perù e fu importato in Italia da lì tra il 1500 e il 1700 – e questo significa che, molto probabilmente, tutti quei numerosissimi film medioevali in cui vengono tirati i pomodori ai malfattori messi alla gogna, hanno un dettaglio sbagliato storicamente! –
All’epoca era ancora un frutto dorato – pomo d’oro – che poi divenne rosso a causa di innesti successivi.
La sua popolarità nel nostro Paese esplose in seguito ad un trattato scientifico di Pietro Andrea Mattioli, nel quale venne citato questo frutto dorato che si mangiava a spicchi.
Chi l’avrebbe detto che da quel momento non ne avremmo più fatto a meno!
La mela avvelenata
Inizialmente, tuttavia, in Italia il pomodoro causava molta diffidenza.
Difatti, si credeva che i nobili morissero avvelenati dopo averlo ingerito. La verità, che fu portata alla luce solo diversi anni dopo, era che l’avvelenamento non era causato dai pomodori, bensì dai piatti di peltro, che erano ricchi di piombo.
Di conseguenza, dal momento che veniva utilizzata questa stoviglia, e data l’acidità dei pomodori, il frutto filtrava il piombo, provocando morti per avvelenamento.
Questo sospetto, fortunatamente, cessò definitivamente quando a Napoli fu inventata la pizza. Del resto, chi avrebbe potuto resistere ad una bontà del genere?
Tomatina: una festa originale
È buffo immaginare un festival in cui ci si lanciano pomodori.
Invece, a Buñol, vicino Valencia, ogni anno, l’ultimo mercoledì di agosto, si organizza la più grande lotta alimentare al mondo, totalmente a base di pomodoro.
Migliaia di persone scendono nelle strade che diventano rosse, riempiendosi di 120 tonnellate di succo.
Se ci pensate bene, per quanto possa essere divertente, si tratta di un grandissimo spreco di cibo, che potrebbe tranquillamente essere evitato.
Eppure si svolge comunque, perché si tratta di una tradizione presente dal 1945, quando, si presume, in una rissa spontanea vennero usati i pomodori come armi.
Voi che ne pensate, ne vale davvero la pena?
Beh, ora che siete esperti di ogni aspetto del pomodoro, potrete tagliarlo, cucinarlo e assaporarlo coscienziosamente, con la consapevolezza di ogni singolo dettaglio di esso.
Non mi resta che augurarvi, buon appetito!
Scritto da: Benedetta, 3G