Non sono solo numeri
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Counting Stars” – OneRepublic
Nello sport, i numeri a volte possono essere simboli davvero importanti.
Infatti, tanti atleti vengono identificati con il loro numero, che a volte ha un significato davvero speciale.
Può essere una data importante, un porta-fortuna o un frutto della casualità.
Del resto, è una scelta importante anche questa: selezionare un numero che ti accompagnerà durante la carriera può diventare una grande responsabilità.
Perciò, molti sportivi hanno pensato bene prima di esprimere la loro preferenza. E sicuramente avranno avuto i loro motivi per scegliere un numero piuttosto che un altro. Andiamo a scoprire quali!
Michael Jordan, allievo che supera… il fratello
Michael Jordan, famosissimo ex cestista statunitense, indossò 5 diversi numeri nel corso della sua carriera, costellata di successi: lo storico 23, il 45, il 9, il 5 e il 12.
Anche se ognuna di queste cifre ha un suo perché, la storia più bella e più interessante è senza dubbio quella del 23.
Infatti, quando era giovane, Michael ammirava molto suo fratello maggiore Larry, anche lui giocatore di basket alla Laney High School, che indossava il 45.
L’aspirazione del campione era quella di diventare bravo almeno quanto la metà del fratello. E la metà arrotondata di 45 è proprio 23.
Beh, ha senz’altro raggiunto il suo obiettivo… anzi, direi che lo ha ampiamente superato!
CR7, un vero e proprio marchio di fabbrica
Quando qualcuno pronuncia la sigla CR7, non credo che ci siano dubbi del tipo:
“Cosa può voler dire? Calciatore romanista 7?”, perché del resto Cristiano Ronaldo è davvero inconfondibile.
Non ha bisogno di tante presentazioni, bene o male lo conosciamo tutti. Ma a tal punto da sapere perché indossa il numero 7?
Beh, oggi siamo qua per scoprirlo.
Quando nell’estate 2003 Ronaldo firmò con il Manchester United, l’idea era quella di conservare il suo numero di maglia originario, cioè il 28.
Ma Alex Ferguson, scopritore del suo talento nonché allenatore della squadra, si oppose e gli chiese di indossare la maglia con il 7, poiché questo numero era quello di grandi campioni di quel team, ovvero Best, Cantona e Beckham.
Inutile negarlo: è stato decisamente all’altezza!
Antonio Giovinazzi, l’ultimo a due cifre
Sulla macchina di Antonio Giovinazzi, pilota automobilistico italiano, risalta il numero 99, l’ultimo dei numeri che si possono utilizzare in Formula 1.
Il motivo di questa scelta ha origine circa sedici anni fa, nel 2006. Nel campionato italiano dei Go – kart di quell’anno, gli unici numeri disponibili erano il 13, il 17 e il 99.
Siccome, però, i primi due in Italia vengono considerati sfortunati dai superstiziosi, decise di prendere il 99.
Successivamente, a questa ragione si aggiunse un altro fatto: visto che le liste d’entrata delle qualifiche erano in ordine numerico, lui era ultimo.
Perciò, dal momento che gli ultimi saranno i primi, il 99 era davvero il numero perfetto!
Insomma, ogni numero ha la sua storia e il suo modo di essere speciale per chi lo ha scelto. Ora sappiamo che dietro ogni numero, ci sono delle ragioni precise: e chissà, forse hanno veramente portato fortuna a questi campioni!
Scritto da: Benedetta, 3G