Chewing gum: molto più di quanto pensi
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “bubble gum” – Clairo
Il chewing gum è sicuramente un prodotto strano. Sembra una caramella, ma in realtà non lo è. Si mastica, ma non si mangia. Fa bene per certi versi e un po’ meno per altri.
Insomma, una sorta di lotta continua lo caratterizza.
Eppure, ci sono moltissime cose che non sappiamo su queste famose gomme di masticare, nonostante esse siano entrate nella nostra quotidianità da molto tempo.
Non ci resta che esplorare il loro mondo, per capirle e scoprirle al meglio!
Pillole, anzi, gomme di storia
Per quanto possano sembrare moderne, le gomme hanno un’origine antichissima.
Pensate che la parola “masticare” deriva dalla masticha, una gomma resinosa ottenuta dal lentisco dell’isola di Chios.
Addirittura Ippocrate ne parlò circa 2.400 anni fa.
Beh, sono sicuramente un po’ più anziane di quanto credessi!
Il termine “cicca”, invece, altro nome molto utilizzato per indicare il chewing gum, deriva dalla lingua degli Aztechi.
Questa popolazione, infatti, produceva i cosiddetti tzictli, che tradotto significa cosa appiccicosa, unendo il lattice dell’albero della sapotiglia ad un catrame aromatico.
Queste vengono definite antenate delle gomme, perché il primo chewing gum moderno venne messo in vendita nel 1848 da John B. Curtis. Consisteva in un miscuglio tra cera d’api e resina d’abete rosso.
Un composto piuttosto originale, che prendeva ispirazione dalla creatività dei nativi americani.
Insomma, una storia che ha origini davvero antiche ma che continua ancora oggi!
Possiamo definirla una specie di usanza che si tramanda da secoli!
Rosa come… il colorante
La storia della Bubble Gum, invece, ha origine nel 1928, grazie ad un ragioniere di New York, di nome Walter Diemer.
Sicuramente fu un’innovazione importante, perché le gomme divennero più morbide, colorate e capaci di fare le bolle – il che le rendeva molto più divertenti -.
Tuttavia, è legittimo chiedersi: perché proprio rosa?
La spiegazione è molto semplice: il signor Diemer aveva terminato tutti i coloranti a parte quello rosa, perciò usò quello, creando inconsapevolmente una tradizione valida fino ad oggi.
Beh, secondo me, comunque, il rosa è davvero un colore azzeccato: mi ricorda la delicatezza e la morbidezza dei chewing gum, quindi forse il caso ha indovinato anche stavolta!
Mitologia metropolitana
Avete mai sentito quella leggenda secondo cui se ingoiate un chewing gum, impiegherete 7 anni per digerirlo?
Beh, ecco, potete stare tranquilli! Si tratta di un falso mito.
Possiamo affermare serenamente che ingerire una cingomma non crea nessun problema al corpo di un adulto.
Mandarne giù tante, però, può diventare un problema per il tratto digestivo, specialmente nei bambini: perciò, in sintesi, meglio starci attenti, però se ne ingoiate una non vi preoccupate!
Tutor nello studio
Secondo uno studio giapponese, condotto su 17 individui, masticare una gomma aumenta il flusso di sangue nel cervello e aumenta l’intelligenza.
Non solo: pare che migliori la lucidità mentale e quindi anche le prestazioni cognitive.
Beh, di conseguenza, se mentre studi non riesci a concentrarti… prova a masticare una gomma!
Quante cose ci nascondono queste gomme così misteriose e indefinite!
Eppure, hanno anche delle qualità curiose, che le rendono un po’ speciali.
In altre circostanze vi augurerei buon appetito, ma per oggi mi limito ad un buona masticata!
Scritto da: Benedetta, 3G