Occhiali da sole: sguardo al sicuro
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Sunglasses at Night” – Corey Hart
Gli occhiali da sole sono un accessorio davvero speciale. C’è chi li ama e li porta tutto l’anno, chi invece non li apprezza particolarmente e li indossa solo al mare, in caso di estrema necessità e qualcuno che preferisce non portarli affatto, nonostante il sole cocente e il rischio di danneggiarsi le retine.
È impossibile negare, però, che conferiscono stile, unicità, fascino e mi azzarderei a dire fama a chi li indossa.
In fondo, credo che tutti quanti, almeno una volta, vedendo un’ipotetica compagna con un paio di occhiali da sole, abbiano pensato:
“Con questi sembra davvero un diva!”
Okay, forse sto esagerando un po’, ma questo oggetto, se ben sfruttato, è la chiave del successo.
Perciò, sono certa che farselo amico converrà a tutti quanti. Andiamo a conoscerlo meglio!
Preistorici ma sempre moderni
Gli occhiali da sole si possono definire, senza problemi, sempreverdi.
Li utilizziamo fin dalla Preistoria, pensate.
Non vi fate strane idee: non come li conosciamo noi oggi.
Nacquero con il popolo degli Inuit, predecessori degli Eschimesi, per l’esigenza di riparare gli occhi dal riflesso del sole sui ghiacci e sulla neve.
I materiali usati, ovviamente, erano differenti: questa vecchia versione degli occhiali, infatti, veniva realizzata con legno o con osso di tricheco.
Non pensate, però, che non ci si vedesse nulla: certo, sicuramente la visuale era scarsa e non molto buona, ma almeno gli occhi erano ben protetti dalla luce.
Insomma, come esistono gli occhiali all’ultima moda… ci sono anche quelli alla prima!
Lenti colorate per una buona salute
Gli anni passarono e, man mano, gli occhiali da sole iniziarono a somigliare sempre di più a quelli attuali.
Nel 18° Secolo, James Ayscough, noto costruttore di microscopi, iniziò a sperimentare delle lenti colorate per correggere eventuali problemi alla vista e non solo.
Durante l’epidemia di sifilide di quel periodo, infatti, vennero prescritti ai malati degli occhiali gialli e marroni per proteggere gli occhi, irritati dalla luce solare.
Ayscough non riuscì, però, a dimostrare la sua ipotesi sull’effetto curativo che alcuni colori hanno sugli occhi.
La sua teoria permise, tuttavia, la diffusione dell’uso degli occhiali da sole.
Questione di un numero
250mila è un numero grande. Molto grande.
250mila è la quantità di dollari a cui è stato venduto il paio di occhiali da sole indossati da Elvis Presley nel fantastico concerto di Madison Square Garden.
Insomma, come diremmo noi, mica spicci!
Ma non finisce qua: 250mila è anche il numero di occhiali da sole che, secondo la leggenda, possiede Elton John. Sarebbe carino chiederglielo di persona, perché oltre a voler sapere se questa credenza è reale, mi piacerebbe capire dove le tiene tutte quelle montature!
Ray-Ban, un marchio un po’ speciale
Sapevate che la Ray-Ban ha una storia particolare alle spalle?
Esiste, infatti, una linea che si chiama “Aviator” e non a caso: era stata ideata proprio per i piloti.
Questo tipo di occhiali si scurisce quando c’è il sole, per poi schiarirsi di nuovo.
Per un pilota, questa funzionalità era molto utile.
Tuttavia, impiegavano troppo tempo per passare dal chiaro allo scuro e viceversa, così, alla fine, vennero usati poco dai piloti.
Si diffusero, invece, tra chi non aveva la grande responsabilità di guidare un aereo!
Insomma, abbiamo scoperto che anche gli occhiali da sole hanno una storia tutta loro piena di sfaccettature sconosciute.
Magari la prossima volta che ve li poserete sul naso penserete agli Eschimesi… Okay, considerando che si usano in spiaggia, penso proprio che vi verrà in mente qualcos’altro, ma… libero spazio all’immaginazione, se si parla di occhiali da sole!
Scritto da: Benedetta, 3G