Fronteretro: Profumo, il fratello del respiro
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Samo Is Now” – WILLOW
Scommetto che riesco a farvi comprare un libro dalla descrizione del protagonista, Grenouille:
“Tra le figure più geniali e scellerate dell’epoca, non povera di geniali e scellerate figure. […] Il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio che nella storia non lascia traccia: nel fugace regno degli odori.”
-Patrick Suskind, Il Profumo
Se pensate sia l’inizio della biografia di qualche grande profumiere caduto nel dimenticatoio, siete abbastanza vicini, ma anche lontani dalla trama de “Il Profumo”, romanzo di Patrick Suskind dedicato all’amore e ad altre disgrazie.
Perché Grenouille era il miglior profumiere al mondo, ma aveva una concezione molto particolare di profumo.
Essenza: non olio essenziale
Ognuno ha un suo odore caratteristico, fatto del pranzo che si è mangiato, dei liquidi sudati, del prato su cui ci si è sdraiati.
“Gli uomini possono chiudere gli occhi davanti alla grandezza e all’orrore e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non possono sottrarsi al profumo.”
–Patrick Suskind, Il Profumo
E su questo non ci sono dubbi: se respiro, inalo profumo, anche senza volerlo.
In questo libro, però, il profumo assume un significato più profondo: è l’essenza stessa delle persone.
Immaginate di avere davanti a voi una persona che vi mette incredibilmente a disagio, senza un reale motivo: potete chiudere gli occhi per non vederla e turarvi le orecchie per non sentirla, ma il profumo resterà lì, perché dovete respirare per forza.
Il vostro sesto senso vi porterà comunque a pensare che non vi va a genio.
Ma cosa succede quando non posso percepire il profumo, l’essenza di qualcun altro?
Più di una mancanza
Succede che non riesco ad inquadrare chi ho davanti e questo mi mette ancora più a disagio, se non addirittura paura.
Tutti consideravano Grenouille un omino inutile, erano indifferenti a lui, eppure nessuno lo voleva con sé per più di pochi giorni: Grenouille non emanava nessun odore.
Era come se non avesse avuto una storia, esperienze che lo avevano formato e segnato: era vuoto, asettico, assolutamente privo di carattere. E, in quanto tale, era estremamente solo.
Da secoli
Però, aveva capito il meccanismo: per essere amato, doveva trovarsi un’essenza. Come farlo? Questa è tutta un’altra storia.
Vi dico solo questo: Grenouille è la prova che le persone tossiche esistono da secoli e operano sempre nello stesso modo. Distruggono gli altri per costruirsi un ego.
Non c’è niente di più moderno e comprensibile da tutti. Sarà per questo che il libro ha venduto milioni di copie in tutto il mondo… più le vostre.
Scritto da: Alice 5D