Millenium bug: il mistero dei Bronzi
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: ”Parole parole” – Mina
Il ritrovamento degli straordinari bronzi di Riace, nel lontano 1972, venne attribuito ad un romano, tale Stefano Mariottini, con tanto di premio in denaro assegnato dallo stato.
Se questo dovrebbe essere motivo di orgoglio per tutti i romani, quello che ho da dirvi basta – e avanza pure – per farvi cambiare idea.
A tu per tu
Prima, però, bisogna capire perché queste statue hanno un valore inestimabile.
Tantissimo tempo fa, c’era una nave, diretta a Costantinopoli, che trasportava un gruppo di statue in bronzo. L’ultima cosa che sappiamo su di loro è che non sono mai arrivate sulla terra ferma, se non secoli e secoli dopo.
E come ci sono arrivate, a Reggio Calabria: sembrano appena cadute in acqua. Bronzo A e Bronzo B sono tra le statue d’epoca greca meglio conservate al mondo, capolavori che dal V secolo a.C. sono rimasti praticamente invariati.
Almeno fino al ritrovamento.
Riace non è Hollywood
Ci sono parecchie cose che non quadrano in questa storia: nessuno si ricorda mai niente e intanto, dai bronzi, sono scomparsi uno scudo, un elmo e una lancia che quando sono stati visti la prima volta in mare, c’erano.
Lo si legge nelle denunce, nelle trascrizioni dell’archeologo di fama mondiale che dirigeva le operazioni di recupero dei carabinieri. Lo si capisce dalle dichiarazioni di una donna in spiaggia che ha visto due uomini uscire dal mare con uno scudo e una lancia spezzata in due.
Che sembra un po’ una scena di Aquaman, se non fosse che lì sotto c’erano i bronzi. Coincidenze?
Con le cattive
Che fine ha fatto tutta questa roba? Perché non è al museo?
Purtroppo, la verità è che – per quanto certe cose non abbiano prezzo – per ogni opera recuperata, c’è un collezionista senza scrupoli pronto a pagare cifre impensabili per averla come soprammobile. E per ogni persona decente che denuncia il ritrovamento alle autorità, ce n’è un’altra che preferisce incassare soldi clandestini.
Il peggio è che queste porcate spesso le fanno musei di fama mondiale come il Paul Getty museum, già noto alle cronache per aver acquistato ed esposto almeno 50 opere italiane trafugate illegalmente. – ad oggi restituite sotto minaccia -.
Tra queste, forse, ci sono gli oggetti scomparsi e addirittura un terzo bronzo.
L’italiano non è un’opinione
Fatemi spiegare. Nella prima denuncia che Mariottini fa ai carabinieri, si parla di “ gruppo di statue”.
Perché dire “gruppo” e non “paio” se effettivamente erano solo due?
Ma una svista linguistica – per quanto grave eh – te la concediamo. Allora, ci potresti spiegare dov’è la statua “a braccia aperte” di cui si parla nella denuncia, per favore? Perché viva la libera interpretazione, ma i bronzi non hanno certo le braccia aperte.
A qualsiasi domanda, il sub romano risponde dicendo che probabilmente si sarà confuso, avrà visto male. Ma è normale diventare improvvisamente scemi quando hai fatto qualcosa che non va.
La storia infinita
Questo è uno di quei misteri che non troverà mai soluzione, per quanto sia chiarissimo a tutti – a parte i confusissimi protagonisti della vicenda – come siano andate le cose.
Troppi dubbi che non si trasformano mai in prove: non ci sono riuscite neanche Le Iene in 6 puntate dedicate a risolvere l’enigma.
E adesso, pregiatissimi pezzi di storia occidentale fanno da posacenere a qualcuno o marciscono nei magazzini di un museo. – non so davvero cosa sia peggio -.
Sono passati 50 anni: magari è il caso che qualcuno recuperi la memoria.
Scritto da: Alice 5D