Millennium Bug: difetti informatici
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Teddy Picker” – Arctic Monkeys
“Cosa succederà quando scatterà la mezzanotte?”.
È questa la domanda che attanaglia gli informatici di tutto il mondo nel 1999. Allo scoccare della mezzanotte si sarebbe entrati in un nuovo secolo, il 2000.
Nuovo secolo per noi umani, forse, non certamente per i computer. Infatti, con il passaggio da un secolo all’altro, i sistemi informatici mondiali avrebbero interpretato il 2000 come il 1900 .
Ma perché?
Problema di spazio
In quel periodo, la maggior parte dei software era in grado di segnare la data solamente a due cifre – per intenderci, il 1999 era letto come 99, il 1998 come 98 e così via…-.
Il motivo di questo tipo di lettura era condizionato dal codice binario e dalla memoria.
I sistemi informatici disponevano di una ridotta quantità di byte di memoria – se avete uno smartphone, e sono sicura voi lo abbiate, sapete benissimo di cosa sto parlando – cosa che indusse i programmatori a risparmiare sul numero di cifre per la rappresentazione delle date. Cifre che vennero ridotte a due.
Capite allora che il 2000 sarebbe stato letto come 00, esattamente come il 1900!
La paura
Oggi siamo abituati ad appoggiarci e fidarci ciecamente della tecnologia. Quello della data ci sembra quindi un problema di poco conto.
Ma ricordiamoci che all’epoca, il computer, o, più in generale, la tecnologia, non aveva il ruolo che ricopre adesso nella nostra vita quotidiana: lavorava, infatti, nella gestione di importanti e grosse quantità di dati e numeri.
Di conseguenza, la grande preoccupazione non riguardava i computer casalinghi, ma principalmente quelli che gestivano i grandi sistemi come banche, fabbriche, basi militari, centrali nucleari…
Vi faccio un esempio.
Consideriamo le banche, che fanno il calcolo dei tassi d’interesse su base giornaliera e progressiva.
Immaginate il vero e proprio disastro che si sarebbe creato se i computer avessero interpretato il cambio di data come un ritorno al 1900!
I software avrebbero calcolato i tassi facendoli regredire di 100 anni, creando un caos finanziario inimmaginabile.
Gli aggiornamenti
Fin dalla metà degli ‘80, la comunità internazionale iniziò a domandarsi cosa sarebbe successo alla fine del secolo e cominciò ad interessarsi al problema.
Si temevano, infatti, conseguenze catastrofiche come la perdita di dati.
Vennero spesi ingenti somme di denaro – in Italia più di 7 milioni di lire– al fine di arginare il problema del Millennium Bug.
Cosa successe veramente
Spoiler: quella apocalisse tecnologica che tutti si aspettavano, non ci fu.
I problemi a livello globale furono minimi e i sistemi informatici mondiali rimasero sostanzialmente intatti.
I media avevamo ingigantito il problema, alimentando la paura fino a tramutarla in terrore.
Pensate che negli Stati Uniti, per timore di possibili catastrofi, gli acquisti di cibo, acqua ed armi aumentarono. Si pensava, erroneamente, sarebbe successo qualcosa di veramente grave.
Nuovo millennium bug
Ma come sappiamo, il mondo informatico e tecnologico è sempre in continuo mutamento.
Possiamo dire, perciò, di essere al sicuro da nuovi bug?
La risposta è semplice: no. Anzi, la nuova apocalisse informatica è già attesa per il 2038 e viene già definita il “nuovo Millennium Bug mondiale”.
Ma di cosa si tratta?
Questa volta partirò da un esempio semplice.
Gangnam Style
Sono sicura che tutti abbiamo presente il videoclip di Gangnam Style.
Videoclip che, a cavallo tra il 2010-2012 , ha invaso le nostre case, battendo ogni record di visualizzazioni su YouTube.
La canzone raggiunse infatti il numero massimo di visualizzazioni consentito dalla piattaforma che, allora, aveva un sistema a 32 bit. Essenzialmente non c’era spazio per altre visualizzazioni.
YouTube pensò che l’unica soluzione era creare più spazio e risolse il problema aggiornando il suo sistema a 64 bit in modo tale che il massimo calcolabile di visualizzazioni rappresentasse un numero talmente alto che, a fronte della densità di popolazione, era, ed è tuttora, irraggiungibile.
Ma vi chiederete cosa possa c’entrare YouTube con il nuovo Millennium Bug…
Problema di secondi
Abbiamo già capito che il problema è il sistema a 32 bit, che permette di rappresentare un numero massimo di 2 miliardi e 140 milioni di secondi, in termini di tempo.
I più comuni dei sistemi a 32 bit segnano il tempo dal 1 gennaio 1970.
Ciò significa che sono in grado di calcolare il tempo fino alle 3 e 14 minuti e 7 secondi del 19 gennaio 2038. Dopodiché il sistema entra in overflow, termine che indica il fenomeno che vi ho descritto con l’esempio di Gangnam Style.
Il problema verrà arginato esattamente come fece YouTube: aumentando il numero di bit a 64, creando più spazio.
Il Millennium Bug, alla fine, non fu altro che un semplice difetto informatico.
Cosa accadde tra il 1999 e il 2000 non fu nulla di grave, e lo stesso sarà nel 2038.
Se vi ho incuriosito, vi informo che il prodotto culturale ,più famoso, in cui si parla del Millennium Bug sono I Simpson – wow, non me lo sarei mai aspettata…-.
Nella puntata “La paura fa novanta“, stagione 11, episodio 4, infatti, Homer, che lavora in una centrale nucleare, viene incaricato di risolvere il problema informatico.
Tuttavia – sappiamo bene come è fatto Homer– trascura il suo compito e causa la diffusione del problema in tutto il mondo, distruggendolo.
Scritto da : Zahra – 5F