Preparati a dire “Wow!”
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “La curiosità” – Enrico Ruggeri
Avete presente quando a tavola la conversazione si ferma all’improvviso perché non si trova più nulla da dire?
Oppure quando uscite con la vostra comitiva e a un certo punto si crea un silenzio strano e a tratti – come lo definiremmo noi oggi – un po’ cringe?
Ecco, non so voi, ma io detesto queste situazioni.
Perciò, nell’evenienza in cui vi servissero, ecco una piccola scorpacciata di cose da dire all’occorenza, buona lettura!
Una giornata storta
Sto per raccontarvi una breve storia non molto allegra.
È quella di James Howells, un uomo come tanti altri, che, un giorno, fece una scelta sbagliata.
Nel lontano 2013, infatti, la limonata cadde sul suo computer e lui buttò per sbaglio l’hard disk, cioè il disco rigido del PC.
Peccato che quel hard disk conteneva la chiave per accedere ai suoi 7500 bitcoin.
Sapete quanto varrebbero adesso quelle criptovalute?
Circa 350 milioni di euro – musichetta triste.
Vi rendete conto che io sono ancora tremendamente infastidita dai quei 10 centesimi che mi erano caduti nel tombino?
Immaginate come si possa sentire lui: un potenziale milionario, se qualcosa non fosse andato storto.
Mi sa che da adesso in poi ascolterò mia madre quando mi dice di tenere la bottiglia d’acqua lontana dal computer.
Angoscia allo stato puro
Avvertenza: questa potrebbe mettervi ansia.
Riflettendoci bene, è impossibile immaginare il concetto di “niente” perché, anche se ci si prova, comunque il cervello lo collega a qualcosa.
State pensando alla scritta “niente” o forse a uno sfondo buio, ma in ogni caso avete in mente un’immagine o un’idea.
Morale della favola: quando vi dicono “Non pensare a niente!”, non illudetevi.
È impossibile riuscirci.
Hong Kong: nome speciale
Ci avevate mai pensato che quando pronunciate il nome di Hong Kong non muovete né le labbra né la lingua?
Sì, vi vedo che ci state provando: in effetti è molto particolare come nome di luogo, perché, a quanto pare, non ne esistono altri con questa caratteristica.
Concludiamo in bellezza
Questa mi ha davvero sconvolta: non si possono sbattere le ciglia mentre si sorride.
Ok, ok, non era vera, mi avete beccata. È solo che, dopo tutta l’angoscia che vi ho messo con le precedenti, volevo strapparvi un sorriso.
Spero proprio di esserci riuscita!
Scritto da: Benedetta 2G