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Senza debito

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Ti ho voluto bene veramente” – Mengoni

Dopo aver sentito tanto parlare del TALKING SCHOOL sono riuscita a partecipare anche io!… più o meno, diciamo che ho assistito al Talking School del 2F.

Nonostante io non abbia partecipato in prima persona, sicuramente ora obbligherò i miei professori a farlo fare anche a noi.

Talking School

Arrivo nella caverna del drago

Sono arrivata in radio e con Carlotta e le “ragazze social” del YCB, siamo andate a prendere il gruppo di nuovi conduttori radiofonici, erano un po’ tesi e nessuno sapeva cosa aspettarsi e superato l’imbarazzo iniziale si sono posizionati in studio di registrazione e messi a lavoro.

Aver visto la radio della nostra scuola sicuramente ha aiutato a farli sciogliere e, dopo aver scoperto che non era solo un mito, è andato tutto per il meglio.

Nessuno si aspettava che fosse così bella –neanche io la prima volta– infatti non appena rientrati in classe hanno iniziato a proporre al professor Olivero nuovi progetti da fare in radio.

“Prof, potremmo organizzare la presentazione di un libro in radio?”

Sofia ci ha visto lungo, e sono sicura che riuscirà a convincere presto il prof…

A lavoro!

Secondo le indicazioni del professore, i ragazzi avevano preparato una canzone da analizzare e dopo le indicazioni su come usare la voce e i microfoni, abbiamo iniziato a fare le prove trasformando l’ansia in divertimento.

Gli stati d’animo all’inizio erano un po’  abbattuti visto che è più difficile del previsto ma, grazie alla professionalità di Carlotta, davanti ai microfoni sono diventati tutti radiocronisti…dopo essersi rilassati descrivendo cosa indossavano al “pubblico” in radio.

 Riccardo: “Un leggings e delle air force”

“Leggins?”

“Jeans ahahahahhahaha intendevo jeans”

Quindi la frustrazione iniziale è passata e qualche prova  più tardi tutti sembravano a loro agio e si sono goduti l’esperienza.

Talking School

Uscire fuori dagli schemi

Al ritorno in classe 2F ho avuto anche l’occasione di chiedere al professor Oliviero cosa ne pensava del progetto e dove secondo lui aiutava di più i suoi alunni.

“A volte ti accorgi che studenti che nello schema tradizionale non hanno una buona riuscita modificando quello schema risultano brillanti, ognuno di noi ha capacità diverse e grazie a queste esperienze se ne scoprono anche alcune che non si sapeva di avere”

 (Andrea Olivero, Professore di Italiano- LSS JFKennedy ROMA)

Tutti hanno scoperto qualcosa di nuovo durante l’esperienza: capacità di sintesi, efficacia comunicativa, come usare le intonazioni di voce per far capire il senso è il significato emotivo di ciò che si racconta…

Abbiamo anche scoperto che, se non parli con il sorriso, la gente che ti ascolta lo sente… quindi pronti a farvi venire i crampi al viso perchè dovete costringere tutti i professori a fare quest’esperienza… ci vediamo in radio!

Scritto da: Elda 3F