Dimme un po’: Medicina fa per me?
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Into The Fire” – Thirteen Senses
Hai mai pensato di fare il medico?
Qualunque sia la risposta ti consiglio di leggere quest’articolo, visto che potrebbe confermare ciò che già pensavi o cambiare totalmente la tua idea – come ci insegna Alessandro Borghese, potrebbe ribaltare la situazione -.
Ho intervistato Giulio Corteggiani, un medico di base con molta esperienza alle spalle, per rispondere ad alcune domande su questa professione.
La passione
È davvero necessario provare una forte passione per la medicina?
Spesso ci viene detto che questo è un lavoro che devi sentire dentro, che se vuoi fare o lo sai subito oppure niente.
Quindi, se non lo so significa che non lo posso fare?
No, basta pensare al fratello di Giulio:
“Uno può diventare medico anche a tavolino. Mio fratello è uscito di casa per andarsi a segnare ad ingegneria e quando gli ho chiesto ‘Com’era la fila lì per l’iscrizione? C’era tanta gente in ingegneria?’ mi dice ‘No, guarda mi sono segnato a medicina’.”
(Giulio Corteggiani)
Curiosi di sapere com’è andata a finire? È diventato un buon medico e ora i due fratelli lavorano insieme. Direi che questa è la prova che non è fondamentale sentire una forte passione per fare questa professione.
Ciò non toglie che quello del medico è un lavoro molto impegnativo, così come lo è il percorso di studi per arrivare a farlo.
Quindi si, se non hai una passione innata ciò non ti impedisce di provarci, ma dev’essere qualcosa che ti piace fare, o non andrai da nessuna parte.
Infatti, il fratello di Giulio si è impegnato duramente e solo così ha raggiunto dei buoni risultati.
È un lavoro per tutti?
Non tutti abbiamo uno stomaco di ferro e c’è chi è un po’ schizzinoso.
È un problema per fare questo lavoro? “Assolutamente no”, dice Giulio, ed ecco perché:
“Piano piano ci si abitua a questo tipo di emozioni, all’inizio si sviene quasi tutti in sala operatoria perché quando tu vedi aprire una pancia non è una cosa bella. Poi diventa un’azione tecnica, per cui non sei più distratto dall’emozione, ma ti interessi più dell’aspetto tecnico e perdi quel senso di fastidio.”
(Giulio Corteggiani)
Tutti i gusti +1
La medicina è una scienza altamente specializzata e dopo aver finito gli studi potresti finire a fare cose che ora non ti aspetteresti, come lavorare nella ricerca, nell’insegnamento o nelle missioni umanitarie (e tanti altri settori!).
Anche se diventi un medico più “tradizionale” puoi occuparti di molte cose, devi solo scegliere bene la specializzazione.
Nel caso di Giulio, medico di base, il lavoro riguarda sia la medicina interna (tutte quelle patologie che non necessitano di chirurgia) che la piccola chirurgia amatoriale, come mettere i punti o medicare le ferite.
Si occupa di prevenzione, quindi vaccinazioni ed esami, seguire i pazienti quando escono dall’ospedale ed è sempre a disposizione anche per piccoli consigli.
Le qualità del buon medico
- Empatia.
“ e meno ti da fastidio, più sei un bravo medico.”
(Giulio Corteggiani)
- Pazienza, ascolto.
“Bisogna ascoltare molto i pazienti, perché sono loro che ti dicono, poi, quello che hanno, ti fanno scoprire la loro malattia. In questo modo possono essere aiutati.”
(Giulio Corteggiani)
- Umiltà.
“Bisogna essere molto, molto umili, perché di errori se ne fanno tanti e, quindi, non bisogna mai avere la presunzione di essere bravi o aver capito tutto. Bisogna essere sempre disposti ad, accettare il confronto con gli altri medici e cercare di parlare senza mettersi mai in cattedra. […] Se tu ti metti lì ad aiutare la gente la devi aiutare bene, non puoi aiutarla male.”
(Giulio Corteggiani)
- Costanza.
“Costanza è mettersi lì a studiare bene, studiare a fondo, anche le cose che sembrano non servire a niente. Invece, quelle cose nella tua vita ti serviranno e ti aiuteranno sicuramente a completare le tue competenze. Quindi, bisogna stare lì con pazienza a costruire, molta pazienza perché a volte verrebbe la voglia di alzarsi e andare e buttare tutto. […] Non bisogna cercare scorciatoie.”
(Giulio Corteggiani)
Quello del medico è un lavoro in cui si impara tanto.
Non basta uscire dagli studi e sapere quello che trovi sui libri, è quando ti ritrovi sul campo che diventi più sicuro e impari davvero.
Sarà dura, si, e dovrai sudare tanto per raggiungere dei buoni risultati, ma ti darà anche tante soddisfazioni. E poi, cosa c’è di più bello che guardare una persona ed essere consapevoli di averla aiutata, di averle migliorato la vita? Vedere che ora sta meglio, grazie a te?
Se pensi che ciò ti possa dare soddisfazione allora io ci penserei seriamente, perché sarà fantastico quando tutti i tuoi sforzi porteranno a questo.
Scritto da: Margherita Manzi, 4D