Cercando Alaska: prima e dopo
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Cigarette Daydreams” – Cage The Elephant
Se vi piace leggere e siete degli adolescenti, probabilmente avrete comprato almeno un libro di John Green, ma se ancora non l’avete fatto dovete assolutamente rimediare: leggete quest’articolo e poi andate subito in libreria!
In particolare, vi parlo di Cercando Alaska, da cui è tratta l’omonima serie ed è tra i libri più famosi di Green, insieme a Colpa delle Stelle, Città di Carta e il suo romanzo più recente Tartarughe all’infinito .
L’inizio
È stato il suo libro d’esordio e racconta la storia di Miles, un ragazzo normale se non fosse per la sua passione, quasi fissa, per le ultime parole delle persone famose.
È ispirandosi a quelle di Francois Rabelais, che decide di partire per Culver Creek, alla ricerca del suo “ ”.
“Me ne vado in cerca di un grande forse.”
(Francois Rabelais)
All’inizio la storia sembra parlare solo di questo, ma la prospettiva cambia quando compare Alaska – già, in questo caso Alaska è una persona, non un posto -, una ragazza tanto allegra e amabile quanto cupa e insopportabile, a seconda delle giornate.
Alaska irrompe all’improvviso nella storia e assume subito un posto centrale, tanto che sembra condividere il ruolo di protagonista, e tutto procede per il meglio per , il soprannome che viene dato a Miles , finché non viene raggiunto il momento zero.
Il tempo
John Green usa una tecnica narrativa particolare.
La prima cosa che notate appena iniziate il primo capitolo è centotrentasei giorni prima, man mano che leggete il tempo procede, fino ad arrivare all’ultimo giorno e in una notte avviene qualcosa che sconvolge tutto.
Poi c’è il giorno dopo… e così via fino a centotrentasei giorni successivi, così da chiudere un cerchio perfetto.
Cosa succede in mezzo? Per scoprirlo potete solo leggere il libro.
Ciò che conta, è il motivo per cui Green ha scelto proprio questa struttura.
L’idea di scrivere questo libro nasce nel settembre del 2001, mese tristemente noto per l’attacco alle torri gemelle. Una sera l’autore sente dire a uno psicologo in tv che gli americani stanno tendendo a riorganizzare i propri ricordi in funzione dell’11 settembre, prima e dopo.
Così realizza che tutti gli esseri umani tendono a immaginare il tempo in funzione di eventi importanti, basta pensare che il calendario cristiano ruota attorno alla nascita di Gesù. Oppure, non vi è mai capitato di parlare di qualcosa che vi è accaduto e pensare: quello è successo prima del Covid?
Green non ci pensa due volte e decide di adottare lo stesso metodo per raccontare di alcuni adolescenti, la cui vita viene stravolta da un evento che modifica il loro modo di organizzare il tempo.
Se ancora non siete convinti e non vi è venuto neanche un minimo di curiosità allora dovete leggere il libro per sentire la storia della bella e misteriosa Alaska, per ridere davanti alle avventure che Ciccio affronterà con i suoi amici, o per porvi le stesse domande esistenziali dei protagonisti.
In ogni caso, non perdete tempo e correte in libreria.
Oppure venite a cercarmi a Scuola per farvi convincere e parlare di libri!
Scritto da: Margherita Manzi, 4D