Melomania: le tre R della Luna
Soundtrack da ascoltare durante la lettura:”Weightless” – Marconi Union
Della serie “ ”, studi recenti hanno confermato che ascoltare musica mentre si studia può aiutare moltissimo gli studenti.
Ecco le tre R per cui la prossima volta puoi chiedere ai docenti di farti usare le cuffiette durante un compito. – tentar non nuoce… Alla peggio dicono di no.-
Ritmo
Si dice che la soundtrack citata sopra sia la canzone più rilassante mai creata, così “leggera” da battere persino Mozart: assomiglia tantissimo alla musica in sottofondo quando si apre la schermata home della Playstation. – che è, senza dubbio, una delle cose più rilassanti mai create.-
Ma è proprio necessario ascoltare musica classica o da meditazione mentre si studia? Perché, secondo me, un bel pezzo dei Death (https://www.ondarock.it/rockedintorni/death-chuck-schuldiner.htm)potrebbe dare un buon ritmo allo studio
Forse ho esagerato, ma la verità è che il genere non conta: l’importante è il ritmo (https://www.voicebookradio.com/radiogestione-tieni-il-ritmo-scegli-il-tempo/). Scandire quello che facciamo ci rende concentrati e produttivi. Nessun tic-tac a mettere ansia: solo adorata musica. Del tipo che ci metti un quarto del tempo a scrivere un testo in inglese se hai le cuffiette.
Relax
Ora, uno dei motivi per cui a volte i compiti vanno male, è l’agitazione. Le mani sudano, il foglio si bagna e quel poco che hai scritto, nemmeno si legge.
Mentre si ascolta una canzone, il battito cardiaco tende a prendere quel ritmo, perciò niente panico se non si riesce a rispondere subito ad una domanda.
Quindi si, in linea generale, è sempre meglio ascoltare qualcosa di tranquillo, ma è anche vero che “tranquillo” è molto soggettivo. – c’è chi lavora con Ludovico Einaudi di sottofondo, chi usa le playlist dance di Spotify: chi siamo noi per giudicare?-
Recupero
Suona la campanella, consegni il compito e non ci capisci più niente. Dopo due ore passate sul banco, è se riesci a collegare due neuroni per camminare e devi anche recuperare in fretta, perché dopo c’è un’altra ora.
Il nostro cervello cerca sempre di capire come continuano le melodie che ascoltiamo. Quindi, una canzone che non è mai uguale a se stessa è perfetta per questa situazione: la mente si rilassa e invece di pensare troppo a quello che viene dopo, si gode la musica.
Chiedere la luna
Incredibile ma vero, potremmo aver trovato un modo per vivere i compiti in serenità.
Poi, il massimo sarebbe vedere anche i professori con le cuffie a lavoro, però magari è chiedere troppo
Scritto da: Alice 4D