Donatella Migliorelli: “Tutto è servito a portarmi qui”!
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Moral of the Story” – Ashe
Qualche giorno fa, ho avuto il piacere di intervistare la professoressa Donatella Migliorelli, che, grazie alle sue parole, mi ha aperto gli occhi e mi ha dato la possibilità di vedere l’arte sotto una nuova prospettiva.
“L’arte è di tanti tipi, noi la associamo spesso solo all’arte figurativa, ma in realtà, questa materia è fatta di tante cose: teatro, cinema, letteratura e poesia” (Donatella Migliorelli, prof.ssa di storia dell’arte)
L’arte ci accompagna nella vita di tutti i giorni, anzi, la rende persino migliore.
Chi non ascolta un po’ di musica prima di arrivare a scuola?
Mentre aspettiamo alla fermata dell’autobus, o in macchinetta a tutto volume, la musica regala benessere alle nostre giornate.
Ma pensate se d’un tratto questa forma d’arte scomparisse, come faremo a sopravvivere?
Verso l’infinito ed oltre
“L’arte ti mette in comunicazione con qualcosa di cui conosci l’esistenza, ma che non riesci a vedere” (Donatella Migliorelli, prof.ssa di storia dell’arte)
L’arte è uno strumento potente: ti mette in contatto con la tua essenza, con i tuoi pensieri nascosti, ma, soprattutto, con ciò che conosci vagamente e che non sei ancora riuscito a portare a galla.
Magari davanti ad un’opera potresti persino esclamare: “avrei voluto dirlo io”. Finalmente, quel dipinto, quella scultura, quel film o quella canzone, ha portato alla luce i tuoi pensieri e ti ha permesso di conoscere meglio te stesso.
Dal bisturi ai pennelli
Come avrete inteso, i benefici dell’arte sono quasi indescrivibili, ma la prof.ssa Migliorelli non lo capì fin da subito.
Da piccola iniziò a sognare di fare la chirurga.
“A volte sai solo quello che non vuoi, ma non cosa cerchi realmente” (Donatella Migliorelli, prof.ssa di storia dell’arte)
Spinta da questo pensiero, abbandonò i bisturi, e la piccola Donatella iniziò a sognare di fare la pittrice.
Si fece regalare un cavalletto con dei colori ed iniziò a dipingere, purtroppo però, non avendo ereditato le capacità paterne, decise di abbandonare i pennelli e di dedicarsi allo studio dell’arte.
Il punto di svolta
Quando si trasferì a Londra per perfezionare gli studi, si cimentò in decine di lavori: Babysitter, cameriera, stagista, pubblicitaria, assistente scenografa…
Pensate che accompagnò perfino dei tifosi allo stadio di Wembley per vedere una partita di calcio!
“Londra è stata il punto di svolta, nella mia ingenuità, ho deciso di voler iniziare a fare un qualcosa che avesse un senso concerto.” (Donatella Migliorelli, prof.ssa di storia dell’arte).
E cosa c’è di più concreto delle urla dei bambini?
Così, armata di coraggio, la prof.ssa decise di trasmettere il suo sapere ai bimbi della scuola elementare.
Il primo giorno fu traumatico: per la prima volta la prof venne a contatto con un mondo nuovo, oscuro, ma dal quale avrebbe appreso molto.
Dopo un’esperienza quasi ventennale, due anni fa, capì che era arrivato il momento di voltare pagina e di fare un salto nel nostro liceo.
Alla ricerca di un confronto con la Gen-Z, cominciò ad insegnare storia dell’arte, con lo scopo di trasmettere a tutti i suoi alunni il suo amore per questa grande materia.
“Un mio amico una volta disse – l’acqua va al mare- , e quasi naturalmente, pur partendo da strade completamente diverse, (…) arriva il momento in cui ti rendi conto che tutto è servito a portati qua e che ti ha aiutato ad avere una consapevolezza maggiore “ (Donatella Migliorelli, prof.ssa di storia dell’arte)
Solo dopo aver sperimentato decine di lavori diversi e aver vissuto in un altro paese, oggi, la prof è riuscita a capire che in realtà la strada giusta da intraprendere era dietro l’angolo, aveva solo bisogno di essere scoperta.
L’arte, la passione che l’ha accompagnata dai suoi primi anni di vita, rappresenta il punto d’inizio, ma anche il punto d’arrivo, di una vita vissuta con lo scopo di rendere i propri sogni realtà.
Scritto da: Sophia 3B