Parole che non puoi tradurre
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Where’d All the Time Go” – Dr. Dog
Mai sentito parlare delle parole intraducibili? Se la risposta è no, dovete assolutamente leggere Eppure cadiamo felici , il libro di Enrico Galiano che racconta la storia di Giada, una ragazza molto sola e con una situazione familiare complicata, e di come incontra, e poi perde, Lo.
Giada, però, ha un interesse particolare: le parole intraducibili.
Cosa sono?
Vi è mai capitato di non riuscire a trovare la traduzione di una parola – ad esempio all’interrogazione di inglese, noi studenti ne sappiamo qualcosa – e per un attimo sembra che proprio non ci sia un termine corrispondente nella nostra lingua?
Il termine quasi sempre esiste, ma non nel caso delle parole intraducibili, quelle parole a cui non corrisponde nessuna espressione nelle altre lingue. Eppure spesso hanno un significato particolare.
Difficile da immaginare, vero? Per aiutarvi pensate alla parola magari, non esiste nessun termine in un’altra lingua che possa esprimere esattamente il suo significato. Se ancora non siete convinti, ecco le parole intraducibili più belle che troverete in Eppure cadiamo felici.
Le parole del libro
La preferita di Giada è Shu, una parola cinese che significa mettere l’altro nel proprio cuore.
Dal giapponese, invece, abbiamo il poetico komorebi, ovvero quel particolare effetto di luce che si ha quando il sole filtra attraverso le foglie degli alberi.
Oppure yuugen, che significa un sentimento troppo vasto per le parole, la consapevolezza della profondità indecifrabile e la bellezza nascosta dell’universo, il fascino delle cose in penombra che non si riescono a comprendere perfettamente – cosa meglio di una parola intraducibile per descrivere un qualcosa di inspiegabile?
Ancora più bella è A-hun, quel tipo di comunicazione non verbale che c’è tra buoni amici, che si capiscono senza parlare.
Per restare in tema “guardarsi ma non parlarsi” c’è anche mamihlapinatapai (in yaghan, la lingua di una popolazione della Terra del Fuoco, tra Argentina e Cile, che ormai è quasi estinta, rendendo un po’ tutte le loro parole intraducibili), parola che avrete forse già avrete sentito dalla canzone di Galeffi.
Sapete cosa significa? Il gioco di sguardi che c’è tra due persone che si piacciono e vorrebbero fare il primo passo, ma non ne hanno il coraggio. – E sono sicura che almeno una volta tutti abbiate avuto un mamihlapinatapai. –
Se avete visto How i met your mother conoscerete sicuramente anche questa parola, anche se ammetto che non sta nel libro – ma se non l’avessi messa sarei stata odiata da tutti i fan della serie -. È lebenslangerschicksalsschatz, una parola tedesca che significa il regalo del destino di una vita.
Le parole intraducibili sono dovunque, anche se non ce ne accorgiamo… provate ad approfondirle e vi renderete conto di quanto le emozioni.. più spesso di quel che crediamo.. non possono avere traduzione.
Buona lettura!
Margherita Manzi, 28/04