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Relazioni in bianco e nero

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Selfish” – Little Simz, Cleo Sol

Malcolm & Marie è un film di Sam Levinson, il regista della celebre serie Euphoria, uscito nel 2021, il primo lungometraggio a essere completato durante la pandemia.

La pellicola ha molte particolarità, come il fatto che i due protagonisti, interpretati dagli impeccabili Zendaya e John David Washington, siano anche gli unici due personaggi, o che l’intero film sia stato girato in un singolo luogo,nell’arco temporale ristretto di una sola notte.

Come vedete, le singolarità di Malcolm & Marie sono veramente tante, ma quella più evidente, la prima che notate già dal trailer, è la scelta del regista di usare il bianco e nero.

Una cornice incolore

Il film inizia con il rientro a casa di una giovane coppia: un regista, che ha appena presentato il suo nuovo film, e la sua compagna, un’ex tossicodipendente che un tempo voleva essere un’attrice.

La causa scatenante di ciò che avverrà per tutta l’ora e 45 minuti del film è racchiusa in un piccolo dettaglio: Malcolm si è dimenticato di ringraziare Marie. Questo evento, così come i litigi che seguiranno il resto del film, è ispirato a ciò che è accaduto allo stesso Levinson con la moglie, dopo essersi dimenticato di ringraziarla durante la presentazione di Assassination Nation

L’incidente porta all’affiorare delle tensioni e dei problemi della loro relazione e dei personaggi stessi, i cui caratteri vengono esposti in un continuo alternarsi di momenti di pace e di conflitto, di bianco e di nero.

“I go from wanting to cut your head off one moment to wanting to kiss your beautiful, stupid little face the next.”
(Malcolm)

In italiano: “Passo dal desiderio di decapitarti a quello di riempire di baci quella stupida faccina.”

Perché in bianco e nero?

Nei film d’epoca, il bianco e nero veniva usato a causa della mancanza di materiale tecnologico per i colori. Il primo film a colori risale al 1932, l’animazione della Disney Flowers and Trees, e in Italia arriva nel 1952, con Totò a colori

Nonostante questo, in molti negli anni ’50 e ’60 prediligono ancora questa tecnica, parlo di registi come Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini, e ancora oggi è molto utilizzata; ad esempio, in Schindler’s List di Steven Spielberg o nella rivisitazione di Parasite di Bong Joon-Ho. Ciò a dimostrazione del fatto che sono ancora in molti ad essere catturati dalla poesia del bianco e nero

Allora, perché anche Sam Levinson ha fatto questa scelta? Secondo ciò che dicevano famosi registi e fotografi: il colore distrae dal contenuto della narrazione e dà troppa attenzione ai contorni

“Quando si fotografano persone a colori, si fotografano i loro vestiti, ma quando si fotografano persone in bianco e nero, si fotografano le loro anime.”
(Ted Grant)

Forse, quindi, la tecnica di Malcolm & Marie è dovuta alla scelta del regista di dare ancora più rilievo alla profondità psicologica dei due personaggi e della loro relazione. 

In un film in cui l’ambiente circostante sembra fare da culla agli sbalzi d’umore e alle forti discussioni di Malcolm e Marie, che continuano a mettere in luce gli aspetti più crudi del passato dell’altro, e del loro stesso, non si può dire che Levinson non sia riuscito perfettamente a dare il giusto rilievo ai caratteri dei personaggi.

Un consiglio: non guardate questo film con la vostra dolce metà se non volete ritrovarvi come Malcolm e Marie. 

 

SCRITTO DA: MARGHERITA 4D