Fronteretro: la voce dell’architettrice
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “It Happened Quiet” – Aurora
A dire la verità, lei di voce non ne aveva, perché essere un architetto donna, nel 1624, comportava parlare a vuoto.
Il suo nome era Plautilla Bricci ed è stata la prima architettrice d’Europa, se non del mondo.
“Tirar su una casa. Scegliere le tegole del tetto e il mattonato del pavimento. Immaginare facciate, logge, scale, prospettive, giardini. Per quanto ne sapevo, una donna non l’aveva mai fatto.”
(Melania G. Mazzucco – l’Architettrice)
La Crusca
Si, lo so: non si dice architettrice ma architetta, però in difesa di Melania Gaia Mazzucco, – è l’autrice… Questo si dice così – per la data di pubblicazione del libro l’ Architettrice, l’accademia non si era ancora pronunciata riguardo il femminile di architetto.
Io rimango dell’idea che architettrice sia più carino: perciò, lo useremo per il resto dell’articolo.
Caccia al tesoro
Plautilla ha costruito e dipinto cose meravigliose nel corso della sua vita, ma nei libri di storia dell’arte, l’architettrice non appare mai: ci vanno vicino, però il trittico di Caravaggio dentro San Luigi de Francesi sarà sempre più interessante della cappella disegnata da lei per il re di Francia. – tra l’altro, la più bella della chiesa.- Rimane qualche documento, nascosto in giro per gli archivi di Roma, – l’ho detto che era trasteverina?- ma bisogna comunque giocare a Indovina Chi per capirci qualcosa.
Eppure, sono sicura che avete visto la sua meravigliosa villa centinaia di volte senza sapere cosa fosse.
Il vascello
Era chiamata così, la casa interamente progettata da lei in cui voleva trasferirsi. Sapete perché? Perché la base era scolpita come uno scoglio e la villa usciva dalla roccia come un vascello sul mare in tempesta. – ma chi non ci vorrebbe vivere in una casa così? –
Che poi il vascello è andato distrutto, ma lo scoglio ancora si vede, a metà strada tra San Pancrazio e il Gianicolo. Quindi si: quella specie di roccia bianca con le finestre storte e una porta al centro che vedete la mattina in macchina per andare a scuola, se venite da Monteverde, è sua.
Eco
Tutto quello che rimane dell’architettrice è dentro questo libro, la sua rivoluzione silenziosa che si fa rumorosa.- anche perché: come fanno le rivoluzioni ad essere silenziose?-
Perché lei non era un’architetta come le altre.
SCRITTO DA: ALICE 4D