Il pasto “doppia-P” perfetto: panzerotti e pasticciotto
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Tanti auguri” – Raffaella Carrà
Mentre sognate si infiltra il profumo di crema che vi sveglia riempiendo i polmoni.
Sentite il sorriso che vi si forma in volto, e tra il sogno e la realtà non sapete cos’è meglio- Ora non vi resta che cucinare il tutto…o mandarlo a qualcuno che cucini per voi e realizzi il vostro sogno al risveglio domani–
Spero che vi sia venuta fame e che siate pronti a rimboccarvi le maniche -nessuno lo farà per voi rassegnatevi–, perché questi piatti non aspettano altro che essere gustati da voi… prima però dovrete cucinarli quindi a lavoro.
Pasticciotto leccese
Il pasticciotto è un dolce della tradizione salentina ripieno di crema ma è, soprattutto, una gioia per le papille gustative –e anche una bomba calorica non indifferente-.
Suddividiamo la preparazione in due passaggi: la pasta frolla e la crema.
Pasta Frolla
- 2 uova
- 500 g di farina
- 200 g di burro (non freddo, tiratelo fuori dal frigo un po’ prima)
- 200 g di zucchero
- 1 bustina di lievito
per prima cosa mischiate la farina e lo zucchero sul piano dove lavorerete la pasta frolla e create una montagna con un buco sulla cima – una specie di vulcano insomma, non va fatto esplodere però!-
Nel “cratere” mettete due uova sbattute, il burro e il lievito.
Poi iniziate a lavorare il tutto con le mani finché non diventa una pasta omogenea –ricordatevi che non va lavorata troppo, sennò impazzisce!-, in alcuni momenti sembrerà che si possa “sgretolare”, ma continuando a lavorarla diventerà perfetta.
Mettetela una quindicina di minuti in frigo a “riposare” e sarà pronta per essere stesa per il pasticciotto –se avanza potete fare dei biscotti (portandomene un po’ visto che vi ho aiutato)-
Questo non è l’unico modo di fare la pasta frolla, andate a vedere l’articolo sulla pastiera per scoprirne un altro.
Crema
- ½ litro di latte
- 3 tuorli
- 125 g zucchero 6 cucchiai
- 65 g di farina 3 cucchiai
- buccia di limone q.b.
Per prima cosa in un pentolino riscaldate il latte con le bucce di limone.
In un altro tegame sbattete i tuorli con lo zucchero, poi aggiungete un po’ alla volta la farina setacciata e il latte che avevate riscaldato.
Quando la crema inizia a bollire spegnete la fiamma (se volete la crema più densa lasciatela sul fuoco un po’ di più).
Mescolate la crema con un mestolo durante tutta la preparazione, sempre nella stessa direzione per evitare grumi.
Creiamo il pasticciotto
Per il pasticciotto grande stendete un cerchio di pasta frolla grande più o meno quanto la teglia, posizionatelo all’interno, ricordandovi di fare dei buchi sulla base con una forchetta- come abbiamo già detto l’obiettivo non è farlo esplodere-.
Riempitelo di crema per poi completare il dolce chiudendolo con un altro cerchio di pasta frolla.
Se invece volete fare i pasticciotti singoli – perfetti per la colazione.. e il pranzo… e la cena… perfetti sempre! -, la preparazione è la stessa ma avrete la tipica forma del pasticciotto… vi servono solo le formine.
Infornate a 200° con il forno ventilato per venti minuti, per il pasticciotto grande., per quello piccolo un quarto d’ora- ma il vero modo per capire se il pasticciotto è cotto è la doratura, quindi controllatelo, non che scappi… poi un po’ bruciacchiato piace a tutti.–
Panzerotti
Se volete una valida alternativa salata o anche come pasto prima del pasticciotto i panzerotti sono perfetti.
I panzerotti, sono un piatto tipico barese, si tratta di fagottini ripieni e fritti.
Impasto
- 1 kg di farina
- un cubetto di lievito (sciolto in acqua tiepida)
- un cucchiaino e mezzo di sale
- due cucchiai di zucchero semolato (per farlo lievitare più in fretta)
- 300 ml di acqua (tiepida)
- due cucchiai d’olio
Create il vulcano di farina, sale e zucchero semolato, aggiungete l’acqua (con il lievito) e l’olio un po’ alla volta.
Lavorate tutto insieme per almeno dieci minuti, finchè la pasta non diventa compatta e liscia.
Lasciate l’impasto a riposare in un posto caldo e coperto per almeno due ore.
Dopo averla fatta lievitare, formate delle palline di circa tre centimetri con la pasta per poi farle riposare per altri quindici minuti.
Infine, dopo averle fatte riposare, stendete le palline formando dei dischetti, che riempiti e chiusi daranno vita ai vostri panzerotti.
Ripieno
Ci sono vari tipi di ripieni per i panzerotti ma quelli più famosi sono: pomodoro e mozzarella o con mortadella e svizzero – per ultimo vi metterò un bonus speciale per i veri intenditori -.
Pomodoro e mozzarella
- 700 g di mozzarella
- 800 g di pelati
- pepe q.b.
Mettete in una ciotola mettete i pelati e aggiungete la mozzarella a cubetti con il pepe, mischiate il tutto e il vostro ripieno sarà pronto – quando mangiate i panzerotti con questo ripieno avete il 99% di possibilità di ustionarvi la lingua irreparabilmente, io vi ho avvertiti-.
Mortadella e svizzero
Tagliate il formaggio a cubetti, e unitelo alla mortadella, per tagliare la mortadella è meglio arrotolare la fetta su se stessa e affettare il rotolo a striscette.
Bonus: provolone e miele
Per questo ripieno la cosa più importante è avere un formaggio forte che contrasti il sapore dolce del miele
il migliore è il provolone del monaco, un provolone che è piccante al punto giusto per essere accostato al miele.
Quindi mettete nel dischetto il formaggio a cubetti, la quantità del miele dipende dai vostri gusti, ma ricordatevi di non metterne troppo perchè rischia di risultare stucchevole.
Cottura
Per friggere i panzerotti ricordatevi di riscaldare prima l’olio d’arachidi – ma soprattutto state attenti a chiudere bene i fagottini perchè le volte in cui si aprono mentre li friggi non sono piacevoli…per nulla –
Come da prassi ormai, quando il nostro piatto, durante la cottura, diventa dorato è pronto.
Ora che avete il pasto perfetto…per stupire “tutti” – diciamo la verità per stupire le vostre papille gustative -, invitatemi a pranzo. Non mancherò!
SCRITTO DA: ELDA 3F