Parole banali, parole speciali
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Sono solo parole”- Noemi
Quanto sono importanti le parole nella nostra vita?
Potremmo dire che sono alla base della nostra quotidianità: un messaggio, un’interrogazione, una conversazione, un litigio… tutto è fatto di parole.
Ma da dove vengono i vocaboli che noi usiamo? Ciascun termine ha una sua etimologia, cioè un’origine.
Ciao, il saluto per eccellenza
Utilizziamo molto spesso questa parola nella nostra vita di tutti i giorni: è una delle interiezioni più comuni.
Deriva dal dialetto veneto, dalla parola “sciavo”, che vuol dire schiavo, che poi si è evoluta diventando “sciao”.
La formula di saluto dei servi verso i loro padroni, infatti, era “sciavo vostro”, che significa “sono vostro schiavo”. Chi l’avrebbe detto che sarebbe diventata così diffusa!
Desideri tra le stelle
“Desiderio” è una bellissima parola piuttosto usata nel nostro vocabolario, che viene dal latino, “de”, che indica privazione, e “sidera”, cioè stelle.
Letteralmente, parliamo di “mancanza delle stelle”, che, però, va interpretato come “avvertire la mancanza di stelle”. In questa frase, gli astri sono una metafora per esprimere buoni auspici e buoni presagi.
Intelligenza, più emotiva che razionale
Anche la parola “intelligenza” deriva dal latino, dal verbo “intelligere”, che vuol dire “intendere, capire”. Si tratta di un verbo composto da “intus”, che significa “dentro” e “legere”, cioè “leggere”.
L’intelligenza è la capacità di saper leggere dentro e di capire a fondo la realtà che ci circonda sapendoci immedesimare in essa.
Studiare, un dovere ma anche un desiderio!
Il termine “studio” ha una derivazione ben diversa da quello che molti possono immaginare. Viene anch’esso dal latino, dal verbo “studere” che significa “aspirare a qualcosa, desiderare intensamente”.
Pensate che questa parola ha origine nel campo semantico dell’amore. Questo ci lascia intuire quanto sia importante.
Avere una conoscenza più profonda dei vocaboli che usiamo, ci aiuta a padroneggiarli meglio.
È necessario saperli usare bene, dosarli nel modo giusto, amalgamarli correttamente e aggiungere degli elementi eleganti: le parole sono gli ingredienti del dialogo, senza il quale diventa tutto più complicato.
SCRITTO DA: BENEDETTA 2G