Cheeserolling: correre verso… il formaggio
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Habit” – Louis Tomlinson
Per spiegare questa competizione sportiva non sono necessarie parole complicate o termini strettamente tecnici.
In breve, viene fatta rotolare una forma di formaggio lungo il pendio di una collina e il fine dei concorrenti è rincorrerla fino ad arrivare per primi al traguardo.
Estremamente particolare
Oltre allo scopo, che è senza dubbio singolare, c’è un’altra caratteristica che contraddistingue quest’attività: rientra nella categoria degli sport estremi.
È comune, infatti, che si inciampi durante la gara, provocandosi fratture e infortuni: c’è chi si sloga il polso, chi la caviglia o il gomito, oppure chi si ritrova al termine della competizione col volto tumefatto.
Ogni anno i partecipanti riempiono il pronto-soccorso, ma non bisogna stupirsene se si considera che la forma di formaggio, durante la discesa, raggiunge i 130 km/h.
Dietro l’apparenza
Sebbene ad alcuni possa sembrare piuttosto folle, esiste una storia dietro questa “disciplina”: pare che l’origine sia gallese, ma secondo alcune fonti anche i romani avevano una variante simile.
Secondo alcuni, era praticata anche durante i riti pagani.
La corsa viene svolta annualmente alla collina Cooper, in Inghilterra.
Anche in Italia, tuttavia, si tiene un campionato piuttosto importante in Trentino, sull’Altopiano di Bretonico.
Purtroppo il COVID – 19 ha fermato anche questo, ma i cacciatori di formaggio fremono per ritornare in pista.
Indovinate che premio si riceve in caso di vittoria?
Esatto, proprio il tanto inseguito pezzo di cacio.
Oltre a questa ricompensa, però, i concorrenti ottengono anche la possibilità di passare del tempo in compagnia, svagandosi, ascoltando musica assieme e facendo festa.
È un’occasione di unione e di divertimento, che, anche se con i suoi rischi, è evidentemente ben accetta!
SCRITTO DA: BENEDETTA 2G