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Come essere invisibile all’interrogazione

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Futuro” – PSICOLOGI

“Interroghiamo!”

Questa parola può mettere a tacere tutti gli studenti, di qualunque anno. Accompagnate al silenzio tombale partono le preghiere a ogni divinità, nel mentre l’insegnante scrolla sul registro elettronico della classe, o peggio: guarda chi tra i presenti ha la faccia da interrogato – o meglio, torturato (si scherza, ovviamente) -.

Il suo sguardo sta per incrociare il tuo e devi trovare una soluzione il più presto possibile per non prendere l’ennesima insufficienza. Soprattutto perché faresti solo scena muta siccome non hai aperto libro la sera prima – ieri un drink costava solo 3 euro! -.

Prevenire è meglio di curare

In caso tu avessi un insegnante più o meno tranquillo, il modo migliore per evitare di essere interrogato è di giustificarti all’inizio dell’ora.

Non dovrai mangiarti le unghie per l’ansia tutto il tempo o tremare dal terrore di essere scelto. Una giustificazione ogni tanto è accettabile, ma non esagerare…

Il problema sorge quando vai alla cattedra dell’insegnante e ad effetto domino, tutti si giustificano. Ecco, quello è l’inizio dell’interrogazione infernale a tappeto.

Una soluzione dualistica

Andare al bagno prima di chiamare qualcuno è un classico.

Appena l’insegnante inizia a girovagare con lo sguardo mentre apre il libro, sai che sei finito: sta per iniziare la chiamata per l’interrogazione.

Ed è qui che devi subito alzare la mano e urlare: “Posso andare in bagno?!”. E poi scappi e rimani fuori dall’aula per almeno 10 minuti.

Però attento, questa soluzione è dualistica – cioè ha due facce -: quando ritorni dal bagno potresti trovare i tuoi compagni che sghignazzano e l’insegnante con un sorriso complice.

“Vieni, vieni! Sei interrogato!”

E lì sono guai, non ti resta che sperare in un miracolo divino.

Mal di interrogazioni

Forse è il metodo più efficace che esista al mondo: fingi di sentirti male all’inizio dell’ora.

Massaggiati un po’ le tempie, abbassa lo sguardo e scuoti la testa. Ripeti tutto un paio di volte in almeno 10 minuti e si accorgerà che qualcosa non va in te. 

Sai di aver fatto jackpot se ti chiede: “Tutto bene? Vuoi prendere un po’ d’aria fresca?” e ti manda in bagno a riprenderti.

Ti fa accompagnare dal tuo migliore amico e appena uscite dall’aula partono le grida di trionfo – non fatevi sentire, salterete l’interrogazione ma potreste beccarvi una nota-.

Potete stare anche una mezz’ora buona fuori a chiacchierare e gossippare. Direi una soluzione ottima!

Non è un metodo da usare, però, troppo spesso. Potrebbero poi riferire tutto ai tuoi genitori. Dalle interrogazioni puoi scappare, ma dall’ira di tua madre no.

Usa bene questi consigli!

 

SCRITTO DA: MARICA 4D